Il Partito sardo d’Azione sembra essere pronto a sostenere Christian Solinas alle prossime elezioni regionali. Inizialmente orientato verso il candidato di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, ora il partito indipendentista sardo sembra aver cambiato idea. Gli iscritti al Psd’Az sostengono il candidato uscente e questo potrebbe complicare il piano che era stato ipotizzato, prevedendo un passo indietro di Solinas per favorire Truzzu e trovare l’accordo finale nel centrodestra.
La decisione del Psd’Az è arrivata dopo aver “compiuto le proprie valutazioni politiche” ha ribadito il presidente Antonio Moro, riportando le posizioni espresse dai dirigenti nelle ultime ore. Nello specifico, Moro spiega che come partito locale ritengono di “riproporre la coalizione civica e sardista con la guida di Christian Solinas all’attenzione dell’elettorato sardo“. La situazione è in momento di stallo ma verrà necessariamente sbloccata nei prossimi giorni, visto che le elezioni sull’isola sono previste il prossimo 25 febbraio e ormai manca solo poco più di un mese. Ciò che il centrodestra sta cercando di evitare è di fare un regalo alla sinistra, presentandosi con due candidati diversi.
Un errore compiuto in passato, per esempio a Verona, che ha portato alla vittoria del candidato del centrosinistra. Il centrodestra non vuole perdere la Sardegna, quindi è prevedibile che già nelle prossime ore ci sarà un impegno e un lavoro di fino per evitare questa fattispecie. “Lavoreremo in queste ore per cercare la sintesi all’interno della coalizione e per trovare una composizione fra le diverse posizioni emerse, anche con i partiti che attendono indicazioni dai tavoli romani. Lavoriamo perché il centrodestra resti unito“, ha detto ancora Moro. I lavori proseguono incessanti sia a livello regionale che a livello nazionale per arrivare a questo obiettivo in tempi brevi ed evitare la divisione. La sinistra si è compattata su Alessandra Todde, candidata del campo largo M5s e Pd. In questo modo Renato Soru, che già era stato presidente di Regione sostenuto dal Partito democratico, è stato costretto a correre da solo col sostegno di Azione e di alcune liste locali.