Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, rispondendo alle domande dei giornalisti sugli attacchi aerei condotti da Usa e Gran Bretagna in Yemen contro i ribelli Houthi ha spiegato: “Non credo ci siano vittime civili e questo è un altro dei motivi per cui è stato un successo“. E alla domanda se avesse qualche messaggio da inviare all’Iran, il presidente ha risposto di averlo già fatto. Ma è il passaggio successivo quello più forse della conferenza, perché il commander in chief ha annunciato che potrebbero esserci altri attacchi: “Ci assicureremo di rispondere agli Houthi se loro continueranno questo comportamento vergognoso“.
Successivamente alla conferenza, la Casa Bianca ha pubblicato una lettera di Joe Biden al Presidente della Camera, Mike Johnson, e al presidente pro-tempore del Senato, Patty Murray, in cui spiega perchè non ha cercato l’approvazione del Congresso prima di autorizzare gli attacchi aerei di ieri sera sugli obiettivi Houthi nello Yemen. Questa è una delle accuse mosse al presidente nelle ultime ore dai suoi oppositori ma l’obbligo del presidente degli Stati Uniti è quello di informare il Congresso entro 48 ore. “Ho diretto questa azione militare in linea con la mia responsabilità di proteggere i cittadini statunitensi sia in patria sia all’estero e nel promuovere la sicurezza nazionale e gli interessi di politica estera degli Stati Uniti“, ha esordito il presidente.
Successivamente, Biden ha spiegato che quella degli USA è stata un’operazione “necessaria e proporzionata“, che rispetta il diritto internazionale e che rientra “nell’esercizio del diritto intrinseco degli Stati Uniti all’autodifesa, come previsto dall’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite“. Ed è proprio in nome di questo diritto, ha spiegato Biden, che “Gli Stati Uniti sono pronti a intraprendere ulteriori azioni, ove necessario e appropriato, per affrontare ulteriori minacce o attacchi“. Nella conclusione di Biden si ribadisce la volontà di mantenere il Congresso informato delle azioni della Casa Bianca.