Benedizioni ai gay e distinguo ridicoli

Benedizioni ai gay e distinguo ridicoli

Direttore Feltri,

lei ritiene che sia giusta e opportuna la scelta della Chiesa di benedire le coppie gay? Il papa sembra correggere il tiro, forse in seguito alle critiche ricevute da una parte dei vescovi e della comunità dei fedeli, e ora vuole che le benedizioni agli omosessuali siano veloci, cioè che si svolgano nel giro di pochi secondi. Secondo lei, in Vaticano hanno combinato un pasticcio sdoganando le benedizioni arcobaleno?

Michele Colombo

Caro Michele,

facciamo chiarezza a favore di chi ci legge: il cardinale argentino Vìctor Manuel Fernàndez, nominato prefetto del dicastero per la dottrina della fede da papa Francesco, ha pubblicato di recente un documento, Fiducia supplicans, che dà il via libera alla benedizione delle coppie di fatto, incluse quelle omosessuali, contro la quale sono insorte numerose conferenze episcopali, soprattutto ma non soltanto africane. Il 4 gennaio, mediante un comunicato stampa, per chiarire i dubbi di coloro che si domandavano come queste benedizioni dovessero svolgersi, il prefetto Fernàndez ha specificato che esse debbano durare al massimo 10-15 secondi. Forse il cardinale pensava così di tranquillizzare i vescovi scandalizzati da questo cambiamento all’interno della Chiesa, eppure le reazioni, anche stavolta, non sono state positive.

Del resto, io stesso fatico a capire il senso di una simile puntualizzazione. Ricapitoliamo: va bene benedire le coppie gay ma soltanto se lo si fa celermente. Superare i 15 secondi cosa comporta? La benedizione è annullata? Cristo non ne prenderà atto?

Avrei preferito maggiore coraggio e maggiore decisione da parte del papa: se il Vaticano stabilisce di non escludere i gay dall’essere benedetti in coppia, eviti poi di scadere in altre forme di discriminazione tra i fedeli fondate sulle tendenze sessuali. Ti immagini i preti con il cronometro mentre benedicono le coppie gay stando attenti a non sforare i tempi concessi? Trovo tutta questa faccenda alquanto grottesca e ridicola. Come mi risulta bizzarro che la benedizione possa essere negata a certi individui sulla base delle loro preferenze sessuali. Nel Vangelo non ho mai letto di una simile distinzione. È stata una invenzione successiva, una forma di razzismo formulata dalla Chiesa.

Cosa è la benedizione? Una invocazione e una richiesta di protezione da parte di Dio esercitata da un ministro religioso su un essere umano, o, come nel caso specifico, su una coppia. Cosa ci sarebbe di sbagliato nel chiedere al Signore protezione per due soggetti del medesimo sesso i quali si amano e stanno insieme? Non credo che Dio stia lì con il block-notes tra le mani ad appuntare se uno dei suoi figli sia etero o gay, bianco o nero, maschio o femmina, e in base a determinati criteri sia pronto a rifiutare grazia, misericordia, benevolenza e perdono.

Abbiamo trasformato Dio in una sorta di intransigente e ottuso burocrate. Ma io resto convinto che a lui freghi quanto a me cosa fanno le persone sotto le lenzuola, ossia un fico secco.

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