Com’è l’Australia? Punti di forza (e punti deboli) degli avversari dell’Italia

Com'è l'Australia? Punti di forza (e punti deboli) degli avversari dell'Italia

C’è un ultimo ostacolo da superare per l’Italia di Coppa Davis: gli Azzurri guidati da Filippo Volandri affrontano in finale l’Australia, domenica 26 novembre a Malaga.

Un avversario dalla grande tradizione tennistica (con ben 28 Davis conquistate) ma oggi non certo insormontabile per l’Italia. Sono lontanissimi infatti i tempi in cui gli “Aussie” dominavano il tennis mondiale grazie a campioni del calibro di Roy Emerson, Rod Laver, Ken Rosewall e John Newcombe. Ora l’Australia dispone di buoni giocatori, ma sicuramente alla portata di Sinner e compagni. Scopriamo più da vicino la formazione capitanata dall’ex numero uno al mondo, Lleyton Hewitt.

La stella Alex de Minaur

Classe ’99, numero 12 al mondo, Alex de Minaur è il numero uno australiano, che affronterà nel secondo singolare Jannik Sinner. I due si sono affrontati cinque volte in carriera e ha sempre vinto l’azzurro. L’ultima volta in due set lo scorso agosto in finale a Toronto, il primo Masters 1000 vinto da Jannik. Cresciuto tennisticamente in Spagna, de Minaur ha vinto 7 titoli ATP in carriera.

alex de minaur

Soprannominato “Demon” per la velocità tipica del Diavolo della Tasmania, si muove a grande velocità sul campo ed è dotato di un grande tennis difensivo. Molto difficile riuscire a concludere il punto immediatamente quando parte lo scambio, viste le sue qualità di copertura del campo. La sua superficie preferita è il cemento, il colpo preferito è il rovescio, i suoi tornei preferiti sono l’Australian Open e Wimbledon. Non è mai andato oltre i quarti di finale in uno Slam (quarti agli Us Open 2020).

La (mancata) promessa Popyrin

Nel primo singolare Hewitt schiererà con ogni probabilità Alexei Popyrin, reduce dalla vittoria ai quarti contro il finlandese Virtanen. Gran talento, classe ’99, è numero 40 del mondo grazie alla scalata iniziata con la vittoria a Umago e proseguita con i quarti a Cincinnati. Di lui si è sempre detto un gran bene, prevedendo una carriera da predestinato dopo la vittoria al Roland Garros juniores nel 2017. Attese che però non sono mai state mantenute. Di sicuro i 196 centimetri gli tolgono qualcosa dal punto di vista della mobilità, ma restituiscono tutto al servizio, l’arma migliore del suo tennis. Ciò che latita, invece, è la continuità e la capacità di esprimersi sempre agli stessi livelli.

alexei popyrin

L’attaccante Thompson

L’altro singolarista è Jordan Thompson, schierato contro la Repubblica Ceca e poi messo da parte dopo la sconfitta contro Machac. Classe ’94, attualmente numero 56 al mondo, famoso per il look, è facilmente riconoscibile come il tennista con i baffi. L’australiano un giocatore molto esperto che non è mai riuscito ad emergere da quel medio livello di Top 40, asticella che delimita i buoni giocaotri da quello normale. Sa fare tutto, predilige il gioco offensivo, non disdegna il serve and volley da vecchia scuola australiana. La sua superficie preferita è l’erba, dove ha raggiunto le uniche due finale in carriera, entrambe perse sempre a s’-Hertogenbosch in Olanda.

jordan thompson

Il punto di forza: il doppio

Matthew Ebden è uno tra i migliori doppisti del mondo. Ha 35 anni, è il numero quattro del mondo e in coppia con l’indiano Bopanna ha raggiunto la semifinale alle ATP Finals. Ha vinto un titolo Slam proprio insieme al connazionale Purcell, l’anno scorso a Wimbledon. Max Purcell invece ha 25 anni e negli ultimi mesi sta ottenendo buoni risultati anche in singolare: è numero 45 al mondo nel ranking ATP, con i quarti di finale raggiunti a Cincinnati e Wiston-Salem. Insomma parliamo di una coppia molto forte, che arriverà riposata alla finale, non avendo giocando contro la Finlandia. Di sicuro Sinner e Sonego saranno chiamati all’ennesima impresa.

matthew ebden e max purcell

Il cammino dell’Australia

Ai quarti di finale, la squadra di Hewitt ha battuto in rimonta per 2-1 la Repubblica Ceca. Il primo incontro, infatti, lo ha vinto il ceco Machac che ha piegato 6-4, 7-5 Thompson, mentre nel secondo de Minaur ha battuto Lehecka con il punteggio di 4-6 7-6 7-5. Decisivo il doppio con Ebden e Purcell che hanno regolato 6-4, 7-5 Lehecka e Pavlasek. Poi nella semifinale di venerdì gli ‘Aussies’ hanno battuto 2-0 la Finlandia. Dopo il successo nel primo singolare di Popyrin su Virtanen (7-6 6-2), a completare l’opera ci ha pensato de Minaur, che ha battuto Ruusuvuori, con il punteggio di 6-4 6-3.

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