La dichiarazione Fiducia supplicans che apre alla possibilità di benedire, seppure a certe condizioni e limitazioni, le coppie irregolari e omosessuali, scuote da giorni la Chiesa universale. La fronda tradizionalista e anti-Bergoglio cresce e diventa sempre più accesa.
«Un punto di non ritorno», viene definita così dal sito La Nuova Bussola Quotidiana la ri-consacrazione episcopale dell’ex nunzio negli Stati Uniti, monsignor Carlo Maria Viganò, tra i principali oppositori di Francesco e grande accusatore del Pontefice per aver coperto – secondo l’arcivescovo – l’ex cardinale americano Theodore McCarrick, accusato di pedofilia, conoscendo la gravità dei fatti che lo riguardavano.
«La crisi genera scismi», è il titolo scelto dal direttore Riccardo Cascioli che conferma la ri-consacrazione di Viganò da parte di monsignor Richard Williamson, il vescovo inglese ordinato illecitamente da monsignor Marcel Lefebvre e poi espulso dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X nel 2012. L’ex nunzio apostolico negli States dubita apertamente della validità degli ordini conferiti all’interno della Chiesa cattolica, e incorre con questo gesto nella scomunica latte sententiae.
Tra i maggiori esponenti di spicco dei conservatori, Viganò critica l’intero pontificato di Francesco, rifiuta il Concilio Vaticano II, e si scaglia contro le posizioni politiche ed economiche del Pontificato bergogliano. «Papa Francesco falso pastore e servo di Satana», ha detto l’arcivescovo a proposito della decisione del Vaticano, avallata dal Papa, di concedere le benedizioni alle coppie omosessuali.
E proprio su questo tema, ieri un’altra tegola è arrivata sul Pontificato, ovvero il niet dei vescovi africani di concedere le benedizioni alle unioni gay. «Nessuna benedizione alle coppie omosessuali nella Chiesa d’Africa» è il titolo della lettera a firma del cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, presidente del Simposio delle conferenze episcopali di Africa e Madagascar. Pur ribadendo «fedeltà» e «incrollabile attaccamento al Successore di Pietro», e pur confermando che il Papa si è detto d’accordo sulla posizione dei vescovi africani, il porporato mette nero su bianco che «nella chiesa in Africa non ci sarà nessuna benedizione a coppie dello stesso sesso». «Ciò causerebbe confusione e sarebbe in diretta contraddizione con l’etica culturale delle comunità africane». Anche perché, citando la Parola di Dio, «l’omosessualità è esplicitamente vietata e considerata un abominio», scrivono i vescovi del continente africano.