L’incidente del portello e l’inchiesta: cosa sta succedendo ai Boeing 737 Max

L'incidente del portello e l'inchiesta: cosa sta succedendo ai Boeing 737 Max

Quanto accaduto sul Boeing 737 Max 9 dell’Alaska Airlines con uno dei portelloni d’emergenza che si è staccato durante il volo ha fatto aprire gli occhi anche alla Federal Aviation Administration (Faa) americana che ha aperto un’indagine per capire se la Boeing abbia delle colpe dirette non riuscendo a garantire che il portellone esploso in volo la scorsa settimana fosse sicuro e prodotto per soddisfare il progetto approvato dalle autorità di regolamentazione.

La nota della Faa

La notizia è stata data nelle ultime ore e si concentra sulle uscite d’emergenza, specialmente di quelle “in più”, ossia non necessarie ma installate ugualmente sugli aerei di linea della linea 737 Max 9. La Boeing ha fatto sapere che collaborerà all’indagine condotta dal National Transportation Safety Board (Ntsb): i resti del portellone da 63 libbre (circa 28 kg) esploso su un Max 9 dell’Alaska Airlines sono stati ritrovati vicino Portland, in Oregon, e sarà esaminato nel laboratorio dell’Ntsb. “Questo incidente non sarebbe mai dovuto accadere e non può accadere di nuovo“, ha affermato la Faa in una nota. “Le pratiche di produzione della Boeing devono rispettare gli elevati standard di sicurezza che sono legalmente tenuti a soddisfare“.

Un funzionario americano della Faa ha scritto che dopo l’incidente sono giuste nuove informazioni circa “ulteriori discrepanze su altri Boeing 737 -9 aerei“. Come abbiamo visto sul Giornale.it, infatti, sono stati trovati alcuni bulloni allentati anche su un velivolo dell’American Airlines. Ombre inquietanti sulle quali si vuole e deve far luce quanto prima per evitare che si possano verificare prossime tragedie in volo. La Faa ha chiesto alla Boeing una risposta entro e non oltre dieci giorni lavorativi e di comunicare all’agenzia quale fosse “la causa principale” del problema con i tappi delle porte e di intervenire presso l’azienda.

La risposta di Boeing

Coopereremo in modo completo e trasparente con la Faa e l’Ntsb nelle loro indagini“, ha affermato la Boeing che ha sede ad Arlington, in Virginia. All’inizio di questa settimana, il Ceo della multinazionale americana, David Calhoun, ha definito l’incidente “una fuga di qualità” sottolineando ai propri dipendenti che l’azienda stava “riconoscendo il nostro errore… e che questo evento non potrà mai più verificarsi“. I portelloni d’emergenza su questi aerei sono installati dal fornitore Boeing Spirit AeroSystems ma gli investigatori non hanno detto quali dipendenti dell’azienda hanno lavorato per ultimi alla fase incriminata. Nel frattempo, per sicurezza, l’ente americano ha impedito i decolli di tutti i Max 9 tra cui 65 utilizzati dall’Alaska Airlines e 79 dalla United Airlines non prima che venga fatta chiarezza su ognuno di essi.

Come va Airbus

Dopo le vicende, sia Alaska Airlines che la United Airlines hanno fatto sapere di aver ritrovato i bulloni: nonostante un vero e proprio buco su un lato del velivolo, i piloti sono riusciti a rientrare a Portland ed effettuare un atterraggio di emergenza. Se la Boeing perde inevitabilmente l’1,3% del suo titolo a Wall Street, Airbus gode di salute come non mai avendo consegnato, soltanto nel 2023, 735 aeromobili commerciali a 87 clienti in tutto il mondo. “Il 2023 è stato un anno memorabile per le attività di Airbus nel settore degli aeromobili commerciali, con ricavi eccezionali e consegne nella fascia alta dei nostri obiettivi“, ha dichiarato Guillaume Faury, Ceo di Airbus.

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