Trento, uccide la compagna a coltellate e poi si impicca

Trento, uccide la compagna a coltellate e poi si impicca

Articolo in aggiornamento

Doppia tragedia questa mattina in Trentino. Un uomo di 45 anni, Igor Moser, ha ucciso a coltellate la compagna di 37 anni, Ester Palmieri, e poi si è suicidato tramite impiccagione. L’omicidio si è consumato in un’abitazione di Montalbiano, una frazione di Valfloriana, in provincia di Trento. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto nel sottotetto dell’appartamento al civico 2 di via Valle a Castello Molina di Fiemme. La coppia aveva tre figli maschi, tra i 5 e i 9 anni.

Uccisa con una coltellata

L’omicidio è avvenuto a casa della donna attorno alle ore 9 di oggi. Il 45enne avrebbe colpito la compagna con un coltello da cucina. La donna, ferita in modo grave alla gola, sarebbe morta per dissanguamento. Subito dopo l’uomo si è tolto la vita impiccandosi nel casolare in cui si era trasferito da qualche mese. Pare, infatti, che la coppia fosse in fase di separazione.

Le indagini

Al momento della tragedia i bambini erano a scuola. A dare l’allarme, verso le ore 14.30, sarebbe stata la madre della donna, dopo averla trovata a casa esanime. Stando a quanto emerge dalle indagini dei carabinieri di Cavalese, il 45enne non avrebbe accettato la fine della relazione con l’ormai ex compagna. Circostanza che, secondo chi indaga, avrebbe innescato l’omicidio-suicidio. Tuttavia non risultano denunce precedenti per maltrattamenti né che sia stato mai attivato il Codice Rosso per eventuali segnalazioni.

Chi era Ester Palmieri

La vittima del femminicidio, Ester Palmieri, era molto conosciuta e ben voluta in valle. Lo scorso anno aveva avviato un studio olistico – “Scintilla Alchemica” il nome dell’attività – in località Casatta. Sulla pagina Facebook del suo studio, la 37enne descriveva la passione “per arte, musica, estetica e bellezza, nata fin da bambina“. E ancora: “Sono una donna, alla ricerca di me stessa, con l’ambizione di crescere e migliorare. Sono mamma di tre splendidi bambini e compagna di vita di Igor, il padre dei miei cuccioli. Amo prendermi cura degli altri, portare benessere, amo il mondo dei cristalli e dei minerali, la musica, il canto e adoro gli animali“. In precedenza la donna aveva frequentato la scuola di operatore socio-sanitario e lavorato poi in ambito assistenziale per 15 anni. Igor Moser, invece, era un boscaiolo.

Il sindaco di Trento: “Una tragedia atroce”

Ancora un femminicidio nel nostro Trentino. Ancora una tragedia che pare aver seguito l’identico, atroce copione“, ha commentato la tragedia il sindaco di Trento, Franco Ianeselli. “Il pensiero ora va alle vittime, una donna barbaramente uccisa, i tre figli piccoli rimasti orfani, i familiari straziati dal dolore. È un’emergenza e ci riguarda tutti, soprattutto noi uomini spesso incapaci di accettare la libertà e l’autonomia delle donne. – ha continuato Ianeselli –Aiutiamoci a uscire da questa spirale di violenza, deponiamo le pretese di possesso e controllo, impariamo un nuovo alfabeto emotivo. Scendiamo tutti in campo, istituzioni, associazioni, cittadini, con iniziative concrete di educazione e prevenzione e sostegno. Voltiamo pagina, al più presto“.

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