Ai Golden Globe l’Italia oltre ad essere presente con il cinema grazie a Io Capitano di Matteo Garrone, c’era anche per la nanotecnologia a servizio della salute, con un dispositivo che è stato notato al polso di uno dei vincitori, Robert Downey Jr., che lo indossava.
Di cosa si tratta
Frutto della ricerca italiana sulle nanotecnologie e in particolare sui cosiddetti punti quantici, è stato creato un laser indossabile ventiquattr’ore al giorno per combattere qualsiasi tipo di dolore, da un’azienda veneta, la Tao Technologies.
“Stavo tornando dalle vacanze natalizie – ricorda il Ceo dell’azienda Fabio Fontana – quando mi ha chiamato un amico giornalista per dirmi che aveva seguito la diretta dell’evento e che aveva visto Downey junior indossare il mio prodotto. Pensavo scherzasse, poi però mi sono arrivate decine e decine di segnalazioni e, dopo essermi stropicciato gli occhi, ho capito che era tutto vero. Mi sono quindi documentato e ho scoperto che ‘Iroman’ è un appassionato di nanotecnologie e che ha dato vita a una Fondazione per approfondire soluzioni tecnologiche avanzate al fine di salvare il mondo“.
Qualcosa di incredibile che deve rendere orgoglioso il lavoro dell’azienda tutta italiana, che già aveva testimoni importanti, come Novak Djokovic che ha mostrato questo dispositivo al Roland Garros, apparso poi anche sul The Sun, ed ha dichiarato in conferenza stampa che questo era il più grande segreto della sua carriera.
Il posizionamento in punti strategici
Perché Robert Downey Jr. lo ha indossato ai polsi? A spiegarlo sempre il Ceo Fontana: “È un punto molto importante -spiega Fontana- soprattutto in agopuntura. Si tratta infatti del punto PC6 (pericardio 6) definito anche Maestro del Cuore, ha diversi usi noti alla scienza, ad esempio nella prevenzione del mal d’auto nei bambini, per la regolazione del battito cardiaco nel ciclismo e negli sport di endurance, ma il suo uso principale è proprio indicato nei momenti di forte emozione, proprio adatto ad una premiazione così significativa per la carriera di un attore, ma lui non è stato l’unico ad indossarlo” Spiega.
“Abbiamo dato ossigeno -afferma Fontana- al ciclista Andrea Pasqualon, al campione di marcia Michele Antonelli, al pluricampione di boxe Luca Rigoldi e abbiamo permesso alla sciatrice Asja Zenere di non abbandonare le gare. Aveva avuto in brutto incidente che le aveva procurato la rottura del ginocchio. Faticava a riprendersi con la sola fisioterapia. Ma, una volta applicato il nostro dispositivo, è tornata a veleggiare fra i paletti dello slalom gigante come se nulla fosse accaduto. Senza dimenticare che un’importante squadra di serie A, di cui non posso rivelare il nome, ha deciso di inserirlo negli scarpini in via preventiva contro ogni forma di disturbo“.
La nanotecnologia premiata anche ai Nobel
Le nanotecnologie e i punti quantici i cui scopritori sono stati di recente premiati con il Nobel per la chimica, sono ora al centro della tecnologia per l’enorme aiuto e il passo avanti fatto dalla scienza: “Questo dispositivo è talmente utile a livello posturale e neurologico che può essere usato anche in disturbi più gravi. La rivista European Journal of Translational Myology e la prestigiosa banca dati del settore medico, Pubmed, hanno reso noto -dice Fontana- una ricerca realizzata, per conto dell’Università di Palermo, dal team guidato dal professor Giuseppe Messina, con la quale si è accertato che il laser indossabile è di aiuto per chi deve combattere contro patologie terribili come la sclerosi multipla” spiega Fontana.
Lo studio ha dimostrato che il dispositivo favorisce l’aumento dei livelli di vitamina D, garantisce miglioramenti, statisticamente significativi, delle misure baropodometriche e determina una forza maggiore nella presa sia con la mano destra che con la mano sinistra. “Risultati importanti che ci rendono ovviamente orgogliosi -conclude Fontana- e che dimostrano come il mondo delle nanotecnologie possa essere d’aiuto anche nel campo medico“.