La Securities and exchange commission (Sec), l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari Usa ha autorizzato la quotazione di un nuovo prodotto di investimento in bitcoin: un importante passo in avanti nell’adozione delle criptovalute. Il prodotto approvato è un Etf (Exchange-traded fund), un fondo indicizzato che consente agli investitori di trarre profitto dagli sviluppi del bitcoin senza investire direttamente nella valuta. In particolare, le autorità di regolamentazione hanno approvato le proposte per 11 Etf da quotare sulle principali Borse valori, tra cui Wall Street, «su base accelerata». Si tratta, secondo il documento di 22 pagine della Sec, di «proposte che sono in linea con le regole». Tra le undici case di investimento, anche BlackRock, il primo fondo al mondo per masse amministrate per un importo di 10mila miliardi di dollari. Subito dopo il via libera della Commissione di vigilanza delle società quotate statunitense, la quotazione del Bitcoin è rimbalzata sopra i 46 mila dollari, per poi aggiustare il tiro e attestarsi a 45.724 dollari (+0,47%).
Ma l’annuncio ufficiale era stato preceduto da un giallo. Perché una volta a essere hackerati erano i profili Twitter di calciatori e sportivi che dopo si giustificavano per i «tweet» sconvenienti. Stavolta però l’annuncio bomba sul social di Elon Musk, nel frattempo divenuto X, era arrivato dal profilo della Sec: «L’Etf sul Bitcoin è stato approvato». Con l’effetto immediato di far schizzare il prezzo della criptomoneta a 48mila euro in pochi minuti, nonostante si trattasse di un fake. L’annuncio del resto era attesissimo, anche per i fiumi di denaro che potrebbero giungere in questo mercato altamente speculativo con la nascita di un prodotto regolamentato. Il messaggio «non era stato autorizzato» e la Sec «non ha autorizzato Etf sul Bitcoin» aveva immediatamente dichiarato il presidente Gary Gensler, spiegando che l’account ufficiale è stato «compromesso». Un portavoce poco più tardi gli ha fatto eco: «È stato hackerato». Un incidente che ha fatto sollevare più di una perplessità, sia sulla sicurezza della piattaforma X che sull’elevata volatilità delle criptovalute. Sull’incidente sono in corso le indagini e secondo X l’account non sarebbe stato violato per un problema della piattaforma, ma da una persona che è riuscita a ottenere il controllo di un numero di telefono associato alla Sec. L’hackeraggio potrebbe essere stato un tentativo di manipolazione del mercato, con la brusca oscillazione che probabilmente ha fatto guadagnare a qualcuno grandi cifre. In serata il via libera ufficiale e la decisione storica che apre il mondo cripto al grande pubblico.