Ciclista travolto da un’auto. “Bruciato il semaforo rosso”

Ciclista travolto da un'auto. "Bruciato il semaforo rosso"

Lascia un figlio piccolo e una compagna Ivano Calzighetti, l’uomo di 37 anni investito nella notte tra martedì e mercoledì a Milano. Si tratta dell’ennesimo incidente mortale nel capoluogo lombardo, esattamente il sesto che vede coinvolto un ciclista, dal 2023. Cifra che sale a 20 se si considerano anche i pedoni investiti.

Alle 2,30 di notte, Calzighetti, titolare di un bar a Buccinasco, nell’hinterland milanese, in sella alla sua bici elettrica è stato investito da un’auto in via Pistrucci, in zona Porta Romana. La vettura, una Peugeot 208, condotta da una donna di 25 anni con a bordo un 22enne, stava percorrendo viale Umbria, la circonvallazione esterna, in direzione di viale Piceno. La bici, percorreva viale Umbria in senso opposto.

Secondo i primi accertamenti il semaforo in quel momento era funzionante e quindi uno dei due mezzi sarebbe passato con il rosso. Non essendoci telecamere nella zona la polizia locale sta cercando di capire chi abbia «bruciato» il semaforo.

La conducente dell’auto è stata denunciata per omicidio stradale. Sottoposta all’alcol test è risultata negativa. Nella notte è stata portata in codice verde, sotto shock, all’ospedale Policlinico, ed è stata dimessa nel pomeriggio.

Secondo i primi accertamenti Calzighetti indossava il casco, che è saltato via nell’impatto, piuttosto violento. L’uomo infatti, urtato dall’auto che sembra viaggiasse a velocità sostenuta, a giudicare dai danni riportatati all’avantreno, è stato sbalzato lontano subendo gravi traumi alla testa. È morto sul colpo. La conducente dell’auto si è subito fermata per prestare soccorso. Il 118 non ha potuto che constatare il decesso dell’uomo.

Il 1 agosto, sempre sulla circonvallazione esterna, ma all’altezza di un altro incrocio, tra viale Umbria e via Colletta, due auto si sono scontrate violentemente. Nella carambola una delle macchine sarebbe finita addosso a un pedone sul marciapiedi, rimasto schiacciato tra la vettura e un palo. Operato d’urgenza il 18enne di origini libanesi, è morto l’indomani.

Ironia del caso, nella notte di martedì sono comparsi in diverse zone di Milano alcuni striscioni per chiedere al sindaco Beppe Sala di accelerare sulla realizzazione della città con il limite di 30 chilometri orari. Gli striscioni bianchi con la scritta «Milano non ama aspettare, Beppe quando sta città a 30?» sono comparsi nella zona di piazza Duomo, piazza Castello e all’Arco della Pace. «Abbiamo appena appreso che mentre questa notte eravamo in azione a installare striscioni, un ragazzo di 37 anni in bici perdeva la vita investito» si legge in una nota del gruppo.

Ieri in serata alcuni cittadini, comitati e associazioni ambientaliste si sono riunite in un presidio di protesta sul luogo dell’incidente.

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