La Société Nationale des Chemins de fer Français ovvero la Società ferroviaria nazionale di proprietà dello Stato francese, ha annunciato oggi, 10 gennaio, il ripristino parziale del Tgv (servizio ferroviario ad alta velocità francese) tra Italia e Francia dopo l’interruzione partita lo scorso 27 agosto a causa della frana del Frejus.
Quando ripartiranno i treni
Le prime corse sono previste già a partire da oggi da Milano Porta Garibaldi e proseguiranno fino a Oulx, dove verrà reso disponibile un bus fino a Saint-Jean de Maurienne in territorio Francese per poi conclude la corsa con un altro treno fino a Parigi. In questo modo, i passeggeri avranno un’alternativa al trasferimento in aereo e potranno usufruire di una soluzione per viaggiare tra Italia e Francia, con una tratta di andata e ritorno al giorno fino al completo ripristino della linea, rispetto ai tre viaggi diretti andata-ritorno in condizioni normali.
“Oggi è un giorno di estrema importanza – ha affermato l’amministratore delegato di Sncf Italia Jean-Francois Ancora – perchè dopo 4 mesi di stop Tgv Inoui è lieta di annunciare il lancio del primo servizio sostitutivo di collegamento tra Italia e Francia. Si tratta di un’alternativa pratica e sostenibile al trasporto aereo, per la ripresa dei collegamenti tra due nazioni che sono sempre state interconnesse e il cui collegamento è per noi di fondamentale importanza“.
Sncf Voyageurs ha già messo in vendita i biglietti fino al 24 marzo, ma ha deciso di prorogare la disponibilità dei ticket. Per questo prossimamente saranno disponibili anche quelli per le date successive. L’offerta Tgv Inoui è disponibile a partire da 39 euro e può essere acquistata sui canali di vendita abituali, sul sito e applicazione Sncf connect e presso le agenzie di viaggio autorizzate Sncf.
Cosa era successo
Una massiccia frana a Saint-André en Savoie, appena oltre il confine con l’Italia e nei pressi del tunnel del Frejus nella valle della Maurienne, aveva causato la chiusura di strade e interruzioni nel traffico ferroviario internazionale. In una spaventosa sequenza di eventi, due parti separate di una montagna avevano ceduto, facendo precipitare roccia, terra e altri detriti verso valle. Nel crollo, secondo fonti francesi, sarebbero stati coinvolti ben 700 metri cubi di roccia. La parte terminale della frana aveva invaso anche la route dipartimentale 1006 e l’autostrada A43, che erano state chiuse al traffico dal tratto che va da Saint-Michel-de-Maurienne a Modane.