L’ombra molto fisica di Dorian Yates

L'ombra molto fisica di Dorian Yates

Sereno, sorridente, in costume da bagno su una spiaggia della California, meglio se in compagnia di una sventola: siamo nel 1991 e questa è l`immagine del culturista che le riviste del settore vogliono trasmettere; l`era Schwarzenegger è tramontata da un pezzo, ma i suoi degni successori rispettano la cornice apollinea che domina dagli albori della disciplina. Quell`anno, però, fra i finalisti del concorso che assegna il titolo di Mr Olympia compare un atleta diverso. È un europeo, viene da Birmingham e non sorride. Nel giro è conosciuto come «l`ombra». Orfano senza arte né parte, nessuna attinenza cospicua nella rubrica, ammesso che ne abbia una, ha scoperto il culturismo in prigione, dove è finito per aver spaccato una vetrina negli anni del tatcherismo. Si allena in una palestra ipogea, la Temple Gym, detta «il cantiere».

Nome e cognome, Dorian Yates, sembrano presi in prestito da un dizionario di storia della letteratura e hanno attirato l`attenzione di Stefano Gallerani, che oltre ad essere un appassionato frequentatore di palestre è uno dei nostri più competenti americanisti. Dorian Yates – Il potere dell`ombra (66thand2nd, pagg. 115, euro 15) ricostruisce a ritmo gagliardo la parabola umana e sportiva di Dorian, scandendo le tappe che hanno cambiato il volto della cultura fisica. Significativo l`episodio in cui Joe Weider – il grande burattinaio del culturismo – si reca in Inghilterra per realizzare un servizio che dovrà comparire su Flex, «la rivista più ortodossa del settore». Dorian rifiuta di indossare gli occhiali da sole che gli porge il fotografo (a cosa potrebbero servire, in palestra?) e scansa i truccatori. Rifiuta anche di usare i manubri farlocchi. Il servizio uscirà lo stesso («il viso contratto in una smorfia, le vene che stanno per scoppiare…») e rivelerà l`essenza quotidiana del culturismo: fatta di dolore, abnegazione, brutalità dello sforzo.

Se nel 1991 giunge secondo, dodici mesi dopo Yates è incoronato Mr Olympia. Lo rimarrà fino al 1997, quando il cedimento di un tendine importante imporrà il ritiro. Oggi «l`ombra» vive con la moglie a Marbella, trecento giorni di sole l`anno.

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