Sarri sfida Mou, la Coppa con vista sul futuro

Sarri sfida Mou, la Coppa con vista sul futuro

Novanta minuti (o forse di più) per un verdetto che potrebbe pesare nel resto della stagione. Evitando la retorica del derby come sfida a sé («un campionato nel campionato, la supremazia è nei fatti e nei risultati», ha detto ieri il patron biancoceleste Lotito) o del pronostico mai scontato, il Lazio-Roma versione Coppa Italia che assegna già un traguardo parziale – andare in semifinale e rimanere in corsa per la conquista del trofeo – è la cartina tornasole dello stato di salute delle due squadre. C’è quella di Sarri in netta ripresa con tre vittorie di fila e un’energia positiva già dalla fine del 2023, ma con un secondo step impegnativo in vista, la Supercoppa a Riad dopo soli nove giorni; c’è quella di Mourinho che recuperando la qualità davanti (leggi Dybala, Pellegrini e Lukaku) ha mostrato una fase evolutiva dal punto di vista tattico, ovvero il possesso palla e non lasciare l’iniziativa agli avversari.

Inutile dire che, guardando all’ambito del raccordo anulare, a nessuno piace perdere la stracittadina. Lo ha dimostrato l’ultimo derby di campionato il 12 novembre scorso con uno scialbo 0-0 e pochissime emozioni, ma stasera qualcuno dovrà prevalere. E come accadde alla vigilia di quella sfida, allenatori con le bocche cucite dopo le stoccate vicendevoli dei giorni precedenti in occasione delle sfide europee: Sarri ripete da settimane che alla Lazio «non interessa neanche il passaggio del turno, ma vincere il derby» e non ha avuto bisogno di ribadirlo ieri; Mourinho deve ancora sbollire i nervi e le tensioni del match con l’Atalanta pur «pizzicando» il rivale sul proprio palmares più ricco. Di sicuro entrambi vivono un futuro incerto: il laziale è forte di un contratto fino al 2025 ma al di là delle dichiarazioni di fedeltà non sa ancora se resterà, il romanista non ha nemmeno il rinnovo e per quello serviranno i risultati (con il posto Champions che sembrerebbe avere per i Friedkin un maggiore peso specifico rispetto alla vittoria di un trofeo).

L’ultimo confronto nella competizione la doppia semifinale del 2017 con una vittoria a testa e pass per la Lazio (ieri il suo 124° compleanno). Che non avrà Immobile (4 i suoi gol in carriera alla Roma), Provedel è in dubbio per la febbre mentre Felipe Anderson (14 derby con 3 gol e 4 assist) giuocherà la sua 125ª gara di fila in biancoceleste – nessuno come lui -. Un veterano, a differenza del giovane romanista Huijsen (62 minuti in A), alla prima da titolare vista l’emergenza in difesa. La doppia faccia di una stracittadina che spesso ha regalato protagonisti inattesi.

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