“Traffico di droga”: la Russia arresta un altro cittadino Usa

"Traffico di droga": la Russia arresta un altro cittadino Usa

La Russia ha arrestato un cittadino americano con l’accusa di traffico di droga. Robert Romanov Woodland, 32 anni, è stato fermato il 5 gennaio e, nel caso in cui dovesse essere giudicato colpevole, rischia una pena detentiva di 20 anni. Woodland, adottato da una coppia del Colorado, si trovava in Russia dal 2020, e cioè da quando aveva deciso di trovare la sua famiglia biologica. Il suo emozionante ricongiungimento con la madre naturale era stato persino trasmesso dalla tv russa. Da quel momento in poi aveva continuato a vivere fuori Mosca insegnando inglese, fino all’accusa di tentata produzione e vendita su larga scala di droghe illegali e al conseguente stato di fermo.

Un altro cittadino Usa arrestato in Russia

Un tribunale distrettuale nel sobborgo di Ostankino, a nord di Mosca, ha deciso sabato di tenere Woodland in custodia fino al 5 marzo con l’accusa di tentata produzione e vendita su larga scala di droghe illegali. Nessun altro dettaglio è per ora disponibile. Né il dipartimento di Stato americano né l’ambasciata americana a Mosca hanno commentato la vicenda, mentre il segretario di Stato, Antony Blinken, non si è pronunciato al riguardo in una conferenza stampa a Tel Aviv.

I media russi hanno affermato che il nome dell’imputato corrisponde a quello di un cittadino statunitense intervistato dal quotidiano Komsomolskaya Pravda nel 2020, il quale affermò di essere nato nella regione di Perm, negli Urali russi, nel 1991 e adottato da una coppia americana all’età di due anni. L’uomo ha detto che in seguito si era recato in Russia per trovare la sua madre naturale. Dopo averla localizzata pare avesse deciso di rimanere nella città di Dolgoprudny, 15 miglia a nord del centro di Mosca, lavorando come insegnante di inglese in una scuola locale.

I precedenti

L’arresto di Woodland è avvenuto mentre le relazioni tra Stati Uniti e Russia diventano sempre più tese e mentre la guerra in Ucraina continua. I tentativi dell’amministrazione Biden di ottenere il rilascio di altri due americani incarcerati in Russia – il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich e l’ex marine Paul Whelan – sono stati respinti il mese scorso, e la detenzione di Woodland alimenterà i timori degli analisti che siano trattenuti come merce di scambio. Nel dicembre 2022 la Russia ha liberato la star americana del basket Brittney Griner, che aveva trascorso quasi 10 mesi in prigione con l’accusa di droga, in cambio del famigerato trafficante d’armi Viktor Bout, il cosiddetto “Mercante di morte”, detenuto in una prigione americana per 12 anni.

Gershkovich, è detenuto in Russia ed è in attesa di processo. A novembre un tribunale di Mosca ha prolungato la sua detenzione almeno fino al 30 gennaio. Le autorità lo accusano di aver compiuto atti di spionaggio. Il fratello di Whelan, David, ha detto al Daily Mail di non avere sue notizie dal 31 dicembre perché i telefoni della prigione sono “guasti“. Il dipartimento di Stato ha ripetutamente avvertito tutti gli americani di lasciare immediatamente la Russia, citando il rischio di detenzioni illegali e molestie da parte dei servizi di sicurezza russi.

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