Giuseppina potrebbe non essere l’unica vittima di Anca Egorov. Il caso della settantanovenne ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica: l’anziana, vedova di Castagnole Lanze, provincia di Asti, era stata convinta a trasferirsi in Romania dalla badante nel 2015 ed è stata tenuta segregata fino alla scorsa estate. La collaboratrice domestica – ora agli arresti domiciliari – è stata accusata di averle derubato 317 mila euro. Ma non è tutto. Sospettata di circonvenzione di incapace e autoriciclaggio, la straniera potrebbe aver raggirato anche un’altra vittima.
Secondo quanto riportato dalla Stampa, dagli atti dell’inchiesta della polizia giudiziaria diretta dal pubblico ministero Davide Greco affiora come sia in corso un’altra possibile circonvenzione. Entrando nel dettaglio, la badante dopo la separazione dal marito si è trasferita in una casa a Costigliole in strada Sotto Piazza. L’abitazione in cui sta scontando i domiciliari fino a otto anni fa era di proprietà di un pensionato di ottantuno anni, che l’ha venduta a Egorov, in precedenza sua collaboratrice domestice. Ma secondo le autorità si tratta di un caso anomalo.
L’anziano è stato interrogato dalla polizia giudiziaria e ha dichiarato di non ricordare l’importo della vendita dell’abitazione. L’ottantunenne ha ricordato di aver fatto da garante in banca alla badante affinchè potesse stipulare un mutuo. Qui risiede il dubbio degli investigatori, che ipotizzano una possibile doppia truffa, che avrebbe coinvolto anche l’istituto che ha erogato il capitale a credito. Il dato non è stato ancora verificato, nell’ordinanza è riportato solo con un riferimento alle dichiarazioni del pensionato. E c’è di più.
Egorov appena pochi mesi fa è riuscita a farsi nominare dal tribunale di Asti amministratore di sostegno dell’anziano, potendo così operare sul suo conto corrente. La casa è di fatto di proprietà della donna e ora il pensionato deve passare dalla badante per le movimentazioni bancarie. La stessa strategia utilizzata con Giuseppina? Da valutare inoltre la posizione dei complici, a partire dai notai e dagli operatori di banca che non hanno segnalato le presunte circonvenzioni alla magistratura.
Domani mattina la badante sarà sentita in tribunale ad Asti per l’interrogatorio di garanzia dal gip Beatrice Bonisoli, che nel provvedimento ha parlato anche del pericolo di fuga complice la disponibilità di denaro (dalla vendita della tabaccheria acquistata – forse – con i soldi dell’anziana raggirata) e l’esistenza di parenti all’estero, in Romania. “La mia assistita avrebbe molto da dire, è infuriata per quanto vede sul web e in tv”, le parole dell’avvocato Roberto Ponzio, legale di Anca Egorov: “Le ho tuttavia consigliato prudenza, dobbiamo ancora decidere la strategia difensiva. Non escludo che stamani si avvarrà della facoltà di non rispondere”.