Si è spento questa mattina, all’età di 93 anni, Giampiero Vigilanti, l’ex legionario coinvolto nello storico caso del mostro di Firenze. Vigilanti è deceduto in un letto dell’ospedale Santo Stefano di Prato, dove si trovava da tempo ricoverato. Con lui se ne va un altro capitolo di un fatto di cronaca che tiene ancora il Paese col fiato sospeso.
Negli ultimi 40 anni il nome di Giampiero Vigilanti è stato fatto più volte nel corso delle indagini sul mostro di Firenze. Ex legionario, appassionato di armi, l’uomo combatté in Vietnam per poi fare ritorno in Italia. Nacque a Vicchio (Firenze), proprio come Pietro Pacciani, e negli anni ’50 si arruolò nella legione straniera e prestò servizio all’estero.
Nel 2017 la procura di Firenze decise di iscriverlo nel registro degli indagati nella speranza di trovare un riscontro relativo alla cosiddetta pista pratese degli omicidi commessi in quei terribili anni. In particolare gli inquirenti indagarono sul passato dell’uomo, e sulle sue frequentazioni nel Mugello. Pacciani, del resto, era un conoscente di Vigilanti.
Già nel 1985 l’uomo venne sottoposto a perquisizione domiciliare dopo la segnalazione di alcuni vicini di casa, insospettiti dal fatto che la sua auto fosse molto simile a quella dell’identikit fornito dalle forze dell’ordine. In casa di Vigilanti furono trovati dei ritagli di giornale con articoli dedicati proprio alla serie di omicidi commessi fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze. Non solo. Il soggetto conosceva tutti i personaggi coinvolti nell’inchiesta.
Una seconda perquisizione venne effettuata nel 1994, dopo che l’uomo rimase coinvolto in una lite. Nella sua abitazione furono rinvenuti 176 proiettili (Winchester serie H) della stessa marca di quelli usati nei duplici omicidi. Anche in quel caso, però, gli inquirenti non trovarono prove sufficienti per procedere e Vigilanti fu scagionato. Nel 1998, l’ex legionario, ospite di una trasmissione tv, raccontò di aver ricevuto una grossa eredità da parte di un parente americano di cui non si è mai conosciuta l’identità.
La scelta di iscriverlo nel registro degli indagati nel 2017 arrivò dopo un esposto. Indagato per concorso in omicidio, Vigilanti si dichiarò sempre innocente, anche se in possesso di alcune informazioni. Da lui partirono altre indagini. Nel 2020 il gip di Firenze ha poi disposto l’archiviazione.Stando a quanto si apprende, Giampiero Vigilanti si trovava ricoverato presso l’ospedale Santo Stefano di Prato. Il decesso nella mattinata di oggi, martedì 9 gennaio. L’uomo aveva compiuto 93 anni lo scorso novembre.