Tante docce fredde. Vincenti solo nel 1976

Tante docce fredde. Vincenti solo nel 1976

L’Italia del tennis torna nell’atto conclusivo della Coppa Davis a 25 anni di distanza dall’ultima volta. Ma, soprattutto, lo fa a vent’anni esatti dall’onta della retrocessione in serie C, dopo la sconfitti con lo Zimbabwe. Dall’inferno al paradiso grazie a una rivoluzione tecnica che ha sfornata una nuova generazione di talenti, con Sinner come guida assoluta. Sarà dunque l’ottava finale azzurra nella storia della competizione. Solo in una circostanza però è arrivata la vittoria con la conquista della celebre Insalatiera.

Era, quella, la formazione capitanata da Nicola Pietrangeli con in campo con Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli. Che nel 1976 in Cile, in un clima avvelenato dalla dittatura di Augusto Pinochet, seppe prevalere all’Estadio Nacional de Chile 3-2. Simbolico quanto accaduto nel doppio, con Panatta e Bertolucci che indossarono la maglietta rossa in segno di solidarietà con il popolo cileno. I “quattro moschettieri” arrivarono in finale altre tre volte (1977, 1979 e 1980), non centrando l’obiettivo.

E l’ultima volta dell’Italia in finale fu al Forum di Assago di Milano nel 1998 quando, con Bertolucci capitano non giocatore, la sfida con la Svezia fu segnata dal ritiro per un infortunio alla spalla di Andrea Gaudenzi. Lo stesso che, ora presidente dell’ATP, può ammirare le imprese degli azzurri di Filippo Volandri, nell’atto conclusivo contro l’Australia (diretta Sky e Rai 2).

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