Stuprate e costrette ad abortire: il racconti choc sul predicatore africano Tb Joshua

Stuprate e costrette ad abortire: il racconti choc sul predicatore africano Tb Joshua

Pensavamo che fosse il paradiso ma poi sono successe cose terribili“. A due anni e mezzo dalla misteriosa morte di Temitope Joshua Balogun, il carismatico pastore protestante nigeriano fondatore, a soli 24 anni, della Synagogue Church Of All Nations, conosciuto in tutto il mondo come Tb Joshua, un’inchiesta della Bbc che ha coinvolto 15 giornalisti svela l’orrore di anni di abusi sessuali commessi dallo stesso pastore “filantropo” nell’arco di 20 anni ai danni di giovani ragazze provenienti da tutto il mondo.

Sono migliaia i fedeli che hanno viaggiato fino al quartiere di Ikotun, a Lagos, Nigeria, per conoscere Tb Joshua, uno degli evangelisti più influenti dell’Africa, colui che affermava di essere in grado di guarire le persone con le sue mani e di prevedere il futuro, compresi i grandi eventi internazionali. Ad attirare migliaia di persone nella sua chiesa, accusata di essere più simile a una setta pagana che a una chiesa evangelica, oltre alle numerose attività filantropiche, erano infatti le spettacolari guarigioni dei malati che il pastore sosteneva di condurre con successo e che filmava regolarmente. Ma dietro i presunti miracoli e il successo internazionale c’era un predatore sessuale che attirava le donne – anche minorenni – nella sua ragnatela di abusi.

L’orrore delle molestie e degli abusi

Tb Joshua ha progettato lui stesso i 12 piani del complesso adiacente alla chiesa, dove ha vissuto con molti dei suoi seguaci. Ha supervisionato, riporta la Bbc, la costruzione delle molteplici scale che portano alla sua camera da letto. Le tre porte di accesso, di entrata e di uscita. La sala di preghiera nascosta, piena di piccoli specchi. Oltre alla “clinica” al piano inferiore. Numerose donne intervistate dall’emittente britannica affermano di essere state aggredite sessualmente da Tb Joshua, e alcune sostengono di essere state violentate ripetutamente. Altre ancora affermano di essere state costrette ad abortire dopo essere rimaste incinta. A raccontare la sua storia alla Bbc è Rae, una donna inglese che si è unita alla chiesa di Tb Joshua mnel 2002, rimanendoci per ben 12 anni. Le conseguenze di anni di abusi sessuali sono palpabili: “Dall’esterno sembro normale, ma non lo sono” spiega. “Questa storia è come un racconto dell’orrore. È come qualcosa che si vede nelle fiction, ma è vera“.

Molte delle donne vittime degli abusi sessuali commessi dal predicatore erano minorenni. Bisola, una ex seguace della chiesa, afferma di essere stata costretta a reclutare delle ragazze vergini per lui. Lo ha fatto sia per indottrinamento, sia dopo essere stata ripetutamente minacciata e stuprata dal pastore. Jessica Kaimu, oggi giornalista radiofonica in Namibia, racconta che aveva solo 17 anni quando Joshua la violentò nel bagno del suo attico, poche settimane dopo essere diventata discepola della sua chiesa. “Urlavo e lui mi sussurrava all’orecchio che avrei dovuto smettere di comportarmi come una bambina. Ero così traumatizzata che non riuscivo a piangere“, racconta.

Il successo internazionale e la morte

Si stima che la sua chiesa abbia attirato più di 15.000 persone ogni settimana, sia dalla Nigeria che dall’estero. Le persone che partecipavano alle sue messe erano più di 50.000 e la sua chiesa è diventata la principale attrazione del Paese. Una notorietà a livello internazionali raggiunta grazie al web e alla fondazione, nel 2006, di Emmanuel TV, la stazione televisiva della sua chiesa, grazie alla quale raggiunse la fama mondiale di televangelista, con lo slogan “la distanza non è una barriera“, incoraggiando gli spettatori di tutta l’Africa, dell’America Latina e oltre a “toccare lo schermo e pregare insieme”.

I numeri raccontano di oltre 6 milioni di follower su Facebook, e di 1,8 milioni di iscritti al suo canale YouTube, quest’ultimo sospeso nell’aprile 2021 a seguito di presunti discorsi di incitamento all’odio contro l’omosessualità. Una fama, quella raggoiunta dal predicatore, che l’ha reso ricchissimo: secondo Forbes, al momento della sua morte, aveva un patrimonio stimato di diversi milioni di dollari. Oggi la Synagogue Church Of All Nations prosegue le sue attività con la vedova del pastore, Evelyn Joshua, che porta avanti la chiesa fondata dal marito insieme a un gruppo di seguaci. La causa della morte di Tb Joshua non è mai stata svelata. Un mistero che ha contibuito a consolidarne il culto. Fino ad oggi e alle accuse di abusi sessuali che gettano un’ombra pesantissima sul famoso pastore nigeriano.

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