Mattinata impegnata per Francesco che ha ricevuto in udienza il corpo diplomatico accreditato in Santa Sede per la tradizionale presentazione degli auguri per il nuovo anno. Il discorso del Pontefice ha toccato diversi punti di stretta attualità ed ha dimostrato una visione condivisa con il governo italiano sulla pratica della maternità surrogata definita, senza mezzi termini, “deprecabile”. Non solo: Francesco è arrivato a chiedere alla Comunità internazionale un impegno a proibirla ovunque.
La condanna
Il Papa ha fatto appello al rispetto della vita umana nel suo discorso ai diplomatici accreditati presso la Santa Sede. In questa chiave, Francesco ha pronunciato il suo giudizio – molto duro – sulla maternità surrogata. “Al riguardo – ha detto il Papa agli ambasciatori – ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto”. Non è la prima volta che il Pontefice argentino si esprime in questi termini: lo aveva fatto anche nel corso di un’udienza con le Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa nell’estate del 2022 e prima ancora.
Con il corpo diplomatico, però, Francesco è andato oltre invocando un impegno della Comunità internazionale per “proibire a livello universale tale pratica”. Una strada già presa dalla maggioranza di centrodestra in Italia che alla Camera ha già approvato una proposta di legge che renderebbe la gestazione per altri reato universale, permettendo che sia punita in Italia anche laddove venisse compiuta all’estero. “In ogni momento della sua esistenza – ha detto Bergoglio – la vita umana dev’essere preservata e tutelata, mentre constato con rammarico, specialmente in Occidente, il persistente diffondersi di una cultura della morte, che, in nome di una finta pietà, scarta bambini, anziani e malati”.
Teoria gender pericolosa
Nel discorso al corpo diplomatico, Francesco si è soffermato anche sulle implicazioni di quella che ha chiamato esplicitamente “teoria del gender”. Quelle del Papa sono state parole di preoccupazione. “Purtroppo, i tentativi compiuti negli ultimi decenni di introdurre nuovi diritti, non pienamente consistenti rispetto a quelli originalmente definiti e non sempre accettabili, hanno dato adito a colonizzazioni ideologiche”. Tra queste forme di colonizzazione ideologica, non manca la teoria del gender.
Il Papa ha detto che “ha un ruolo centrale la teoria del gender, che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali”. Non è la prima volta che il Pontefice si esprime in questa maniera. Lo aveva fatto in termini simili, parlando ugualmente di pericolosità della teoria del gender, tendente a far “diventare tutto omogeneo, neutrale”, nel libro-intervista con l’autore e teologo don Luigi Maria Epicoco dal titolo “San Giovanni Paolo Magno” sul suo predecessore polacco.