Non ha accettato la fine della relazione. Non si è mai rassegnato: ha tenuto sempre aperto il cassetto della speranza per tornare insieme alla sua ex. Ma l’augurio di una riconciliazione è diventato sempre più ossessivo, sfociando in atti persecutori e assumendo i connotati di un nuovo pericoloso episodio di potenziale violenza ai danni di una donna. Il peggio è stato scongiurato grazie all’intervento dei carabinieri che, notando una lite accesa tra un giovane e una ragazza, hanno fatto luce sulla vicenda e hanno arrestato un egiziano in seguito alla rivelazioni fornite dall’ex coinvolta nella discussione.
A una pattuglia in transito sulla circonvallazione Aurelia a Roma non è passata inosservata la scena del battibecco assai animato in corso tra i due. Gli uomini in divisa hanno così deciso di avvicinarsi per chiedere loro spiegazioni e a quel punto la 18enne ha trovato il coraggio di denunciare l’inferno che da tempo stava subendo: dal mese di luglio scorso, ovvero dal momento in cui si è rotta la relazione sentimentale con il 22enne straniero, è finita vittima non solo di minacce di morte ma anche di condotte ossessive e persecutorie. Il tutto a volte si è tradotto nei fatti anche in veri e propri appostamenti sotto la sua abitazione e il luogo di lavoro.
Una situazione non più sostenibile a cui la giovane, cogliendo al balzo l’intervento dei carabinieri, ha voluto porre rimedio svelando i dettagli di quanto subito da mesi. La fine della relazione ha visto due approcci diametralmente opposti: da una parte la ragazza convinta di non voler tornare sui propri passi e dunque di rifiutare un riavvicinamento affettivo; dall’altra l’egiziano animato da una grande speranza di riconquistarla. Già dalle prime settimane dopo la rottura avrebbe iniziato a inviare messaggi alla sua ex con l’auspicio di convincerla a promuovere un nuovo fidanzamento. Per lei la storia era da considerarsi chiusa ma lui con il passare del tempo è diventato insistente e violento.
Il 22enne l’avrebbe seguita quando usciva con gli amici, l’avrebbe aspettata sotto casa e in alcuni casi avrebbe atteso la fine del turno per poi agganciarla. Con tanto di minacce di morte qualora non avesse riallacciato il rapporto sentimentale. “Se non torni con me ti uccido“, è la minaccia choc riportata da Il Messaggero. Secondo cui la ragazza, disperata tra le lacrime, ha raccontato agli investigatori i dettagli di una situazione che non poteva essere più accettata. “Non ce la faccio più, non so come uscirne. Mi perseguita e mi minaccia. Mi aspetta sotto casa, fuori dall’ufficio“, si legge.
L’ultimo episodio ha visto l’egiziano aspettare la ex fuori dal posto di lavoro per poi avvicinarla in modo da avanzare l’ennesima richiesta di un confronto per favorire la riconciliazione, ma di fronte al rifiuto ne è nata una lite che fortunatamente ha catturato l’attenzione degli uomini in divisa. I carabinieri, alla luce anche della ricostruzione della ragazza, hanno arrestato il 22enne egiziano – accusato di atti persecutori – e l’hanno accompagnato al carcere di Regina Coeli; nei suoi confronti è stata disposta la misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa.