È stato identificato il presunto aggressore della 15enne stuprata nel parco fluviale del Ticino, a Pavia, la sera di Santo Stefano. Stando a quanto riporta il quotidiano Il Giorno, si tratterebbe di un minorenne tunisino che vive saltuariamente nel Pavese. Al momento il giovane risulta irreperibile, probabilmente potrebbe aver lasciato la città per paura di essere arrestato.
Il presunto aggressore
Gli investigatori avevano a disposizione pochi elementi per risalire all’identità del ragazzo. Anche perché la 15enne lo aveva conosciuto su Instagram alla Vigilia di Natale, due giorni prima dell’aggressione, e di lui sapeva soltanto il nome. Peraltro il ragazzo aveva detto di aver 18 anni. E invece dalle indagini sarebbe emerso che, in realtà, è coetano della vittima. Dunque le ha mentito, tranne che per le origini tunisine.
Le telecamere
Ad incastrare il giovane sono stati i video estrapolati dalle telecamere di sorveglianza puntate nel centro storico di Pavia, dove i due avevano passeggiato prima di raggiungere il parco fluviale vicino al Ticino. La 15enne era titubante, ma lui l’aveva rassicurata: “Non ti succederà niente di pericoloso“. Lei si era fidata. Dopo un bacio respinto è scattata la violenza sessuale. Poi il presunto aggressore si è allontanato dalla zona, lasciando la ragazzina sotto choc.
Il salvataggio
Sopraffatta dalla paura, e per l’umiliazione subita, la 15enne aveva maturato il proposito di gettarsi nel fiume. Prima di lasciarsi cadere nel vuoto ha chiamato il 112: “Voglio lasciare un ultimo messaggio ai miei genitori“, erano state le sue parole. Per fortuna, l’intervento tempestivo della polizia ha evitato il peggio. Due agenti sono riusciti a salvarla dalla corrente che rischiava di risucchiarla. Gli accertamenti medici a cui la ragazzina è stata sottoposta dopo il salvataggio hanno accertato lo stupro. Ora bisognerà capire se il giovane con cui passeggiava per le via del centro sia l’autore della violenza sessuale.