Sacchi di carbone per il Pd: la protesta green contro al giunta dem

La protesta dei comitati

Otto sacchi di carbone lasciati davanti al municipio, a ricordare presunte promesse non mantenute dall’amministrazione comunale Pd su molteplici temi. Questa la singolare protesta che i Comitati Ambiente, Salute e Lavoro hanno messo in atto a Livorno, nel giorno dell’Epifania. Una provocazione concretizzatasi peraltro in una delle tradizionali roccaforti della sinistra, che rischia in via potenziale di creare una frattura sempre più insanabile fra chi amministra e gli esponenti dei comitati ambientalisti. Anche perché il “blitz” dei manifestanti che hanno posato ieri i sacchi davanti all’ingresso del palazzo comunale è motivato da decisioni politiche della giunta Salvetti che i militanti non sembrano aver gradito. E lo hanno fatto presente in una nota congiunta pubblicata sui social, criticando duramente la giunta “dem”. “Il nostro carbone è per quello che l’amministrazione non ha fatto per limitare i fumi navali tossici – ha ad esempio fatto sapere il Comitato Porto Pulito – partecipiamo alle lotte perché il porto di Livorno continui a creare lavoro smettendo di danneggiare la salute di residenti e lavoratori”.

Il Comitato No Cubone ha invece lasciato il proprio sacco di carbone per protestare contro la realizzazione di un palazzetto dello sport in un’area verde, mentre gli esponenti del Collettivo Orti Urbani e Loghino contestano al sindaco Luca Salvetti uno scarso coinvolgimento nella gestione degli orti sociali. “Come collettivi legati a politiche sociali, ambientali e di cittadinanza attiva, non possiamo che notare come amministrazione e giunta non riescano in alcun modo ad applicare il concetto di riqualificazione degli spazi – ha fatto sapere il Collettivo Scuola di carta ed Ex Caserma Occupata – favorendo una politica di degradazione di aree storiche e di incessante e scellerata costruzione a discapito di spazi pubblici e vissuti all’interno della città di Livorno”.

Il Comitato Alluvionati ha chiesto conto con il proprio sacco di opere di mitigazione del rischio idraulico non ancora realizzate, mentre Comitato No discarica del Limoncino e Mamme no Inceneritore hanno protestato per la mancata chiusura di due impianti di smaltimento rifiuti sul territorio. “Un regalo a sindaco e giunta, che invece di ascoltare argomentazioni e petizioni di cittadini e associazioni ambientaliste hanno preferito continuare ad asservirsi ai diktat della Regione – ha infine attaccato il Coordinamento Difesa Parco Pertini e Ospedale attuale – progettando da un lato la distruzione di parte dell’ospedale attuale e dall’altro la costruzione di un ospedalino nell’area alluvionale del Parco Pertini”. I comitati hanno infine confermato la forte volontà condivisa di proseguire ed estendere le mobilitazioni nel corso dei prossimi mesi.

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