È tra le bevande più amate al mondo, sicuramente al primo posto in Italia con milioni di persone che la consumano ogni giorno e più volte: stiamo parlando del mitico caffè il cui modo di prepararlo (espresso) è la più richiesta specialmente dai turisti che hanno un modo diverso di consumarlo. Attenzione però al suo consumo per non superare certe dosi giornaliere di caffeina che, in determinate circostanze, possono avere effetti opposti rispetto a quelli benefici già noti.
Quali sono le dosi consigliate
Negli Stati Uniti è polemica per i consumi spesso eccessivi che gli americani ne fanno quotidianamente ma non soltanto tramite i caffè: molte altre bevande come, ad esempio, la “Charged Lemonade” da sola contiene 390 mg (milligrammi) che è quasi la quantità limite da non superare nell’arco delle 24 ore come consigliato più volte dalla Food and Drug Administration (Fda) che ha indicato in 400 mg la dose da non oltrepassare negli adulti sani. “I prodotti a base di caffeina pura e altamente concentrata rappresentano una significativa minaccia per la salute pubblica e hanno contribuito ad almeno due decessi negli Stati Uniti”, scrive l’ente governativo.
Occhio alla “caffeina pura”
In pratica, la misura indicata dall’Fda corrisponde quasi a sei tazzine di caffè espresso, un numero già alto di per sè ma che rientra nei parametri. Attenzione, però, alla caffeina pura (in polvere): un solo cucchiaino “può contenere la stessa quantità di caffeina di 28 tazze di caffè e mezza tazza di un prodotto liquido a base di caffeina altamente concentrata contiene l’equivalente di più di 20 tazze di caffè. Si tratta di quantità tossiche che possono avere gravi conseguenze sulla salute”, sottolineano gli esperti.
Attenzione a donne e bambini
La giusta quantità che può valere per me, però, non è detto che valga per tutti: infatti, alle donne in gravidanza viene spesso consigliato di evitare di assumerla o limitarla notevolmente perché quando ingerita passa inevitabilmente per la placenta ed è stata collegata, a volte, ad aborti spontanei. Ecco che in questi casi è bene non oltrepassare le due-tre tazzine al giorno. Discorso ancora diverso per bambini e adolescenti: uno studio dell’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry ha spiegato che al di sotto dei 12 anni sono banditi caffè e bevande con caffeina mentre tra i 12 e 18 anni il limite non dovrebbe superare i 100 mg al giorno, in pratica un quarto di quanto consentito agli adulti.
Il contenuto negli alimenti
Ma qual è il contenuto di caffeina negli alimenti che in Italia si consumano maggiormente? Una tazzina di caffè ne contiene, mediamente, 85 mg mentre una lattina di Coca Cola circa la metà (35-40 mg); il cacao, largamente consumato nel nostro Paese ne contiene circa 100 mg ogni 100 grammi mentre il the circa 28 mg ogni 150 ml come spiegano gli esperti. Tra le note positive è il suo metabolismo, molto rapido e superiore ad altri stimolanti visto che già dopo un periodo di tre-sei ore i livelli nell’organismo si saranno ridotti del 50%. In overdose, invece, si finisce se si ingeriscono dieci grammi al giorno come ha spiegato al Corriere la professoressa Jennifer Temple, direttrice del Laboratorio di ricerca sulla nutrizione e la salute dell’Università di Buffalo, New York, che ha parlato di “dose letale”.
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