Il disastro aereo sfiorato dal volo Alaska, che ha perso il portellone di emergenza durante il volo obbligando i piloti a un atterraggio di emergenza ha aperto una seria questione di sicurezza da parte della Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha ordinato l’immediata messa a terra di 171 Boeing 737 Max-9, su un totale di 218 esemplari che sono state finora consegnati.
La compagnia Alaska aveva già deciso, prima della decisione della FAA, di tenere a terra i suoi 65 Boeing 737 Max-9. “È stato davvero brutale. Appena in quota, la parte anteriore del finestrino si è staccata e me ne sono accorto solo quando sono scese le maschere d’ossigeno“, ha raccontato un passeggero che si trovava in quel momento sul velivolo. Il portellone si è staccato a un’altezza di 5mila metri, facendo scendere tutte le maschere d’ossigeno. I passeggeri sono atterrati in sicurezza e nessuno ha avuto bisogno dell’assistenza medica ma il problema avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. Proprio per evitare che possano ripetersi episodi simili, ora tutte le compagnie dovranno controllare con attenzione i velivoli in proprio possesso.
Le compagnie che utilizzano questo tipo di aeromobili sono soprattutto americane. In particolare, negli Stati Uniti, Alaska Airlines è seconda solo a United Airlines, che possiede 75 di questi aeromobili. Altre compagnie ad averne nella propria flotta sono Copa Airlines, che ha 29, Aeroméxico che ne ha 18 e Scat Airlines che dispone di 5 Boeing 737 Max-9. Quindi, Turkish Airlines che ne ha 5, Icelandair che ne possiede 4 e Flyduba che ne ha 3. Infine, Corendon 2, Lion Air 2, Air Tanzania 1. Come si evince, nessuna compagnia aerea italiana ha nella sua flotta uno di questi aerei.
La flotta dei Boeing 737 Max è già stato coinvolto in gravi incidenti, anche tragici, anche se con il modello inferiore, l’8, causando in tutto quasi 350 vittime con due diversi incidenti in Etiopia e Indonesia. La messa a terra dei modelli Max venne sottoposta a controlli severi e vennero tutti fermati, anche i 9, per circa due anni. Solo da poco, dopo la revisione del pilota automatico, questi velivoli sono tornati operativi, almeno fino al nuovo stop.