I numeri confermano: Giorgia dice il vero

Meloni tra G7 e voto Ue lavora all'agenda estera: da Istanbul a Tokyo, poi Monaco e Stati Uniti

Caro Vittorio,

alcuni giornali, così come parecchi opinionisti e tutti gli avversari politici, hanno commentato le dichiarazioni fatte da Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno, tenutasi ad inizio anno, sostenendo che siano un cumulo colossale

di balle, fantascienza, fantapolitica, fantaeconomia, retorica. Il Domani parla di «realtà parallela di Meloni», tanto per dirne una. Tu che cosa ne pensi? E che cosa risponderesti a questi detrattori spietati? Meloni ci racconta stronzate?

Lorenza Caselli

Cara Lorenza,

in effetti tanti hanno criticato le affermazioni della premier e le sue risposte replicando che si tratti di frottole, sciocchezze, bugie, bufale, eppure nessuno è entrato nel merito, mostrandoci effettivamente quali siano queste balle e contrapponendo le verità che Giorgia avrebbe taciuto e nascosto. Quando non si ha nulla da dire, si resta sempre sul vago e piovono giù – inevitabilmente – accuse di questo tipo. Come ho già avuto modo di sottolineare, Meloni è stata chiara e precisa. Ma, come se non bastasse, oggi arrivano i dati Istat del Conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche a conferma della attendibilità e della veridicità di quanto messo in luce dalla presidente del Consiglio. Chi, tra coloro che hanno tacciato Meloni di essere scollata dalla realtà quando parla di crescita, urlerà che pure le statistiche mentono o vivono nel mondo dei sogni? Esse non sono che la fotografia fedele di ciò che è reale. Snoccioliamole

quindi un po’. A quanto pare, nel terzo trimestre del 2023, la pressione fiscale è effettivamente diminuita (41,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma, cosa ancora più significativa, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto dell’1,8%. E questo ha a sua volta comportato l’aumento dei consumi, lievitati dell’1,2%.

Migliora il potere di acquisto dei nuclei familiari, favorita è anche la loro propensione al risparmio. Insomma, mi sembra che i segnali di espansione ci siano tutti e si sommano a quelli che erano già emersi nelle settimane scorse, quando abbiamo avuto, ad esempio, conferma dell’aumento dell’occupazione. La Borsa vola. Ce la passiamo meio di altri soci europei, nel senso che la nostra crescita è superiore, persino rispetto a quelli che vengono considerati colossi, ossia Francia e Germania.

È normale che l’opposizione critichi l’operato della maggioranza e tenti di togliere credibilità al

rappresentante più alto di tale maggioranza. Non mi stupisco di tutto questo. Fa parte del gioco dei ruoli in democrazia, mi preoccuperei soltanto se così non fosse. Tuttavia mi sento di consigliare, in maniera assolutamente disinteressata e sincera, alla minoranza di rendere la propria oppugnazione più consistente, magari argomentando. Non basta urlare: «Meloni racconta falsità». Non basta chiedere le dimissioni oggi di questo esponente e domani di quello, per di più sulla base di niente. Non basta ricorrere a titoloni sulla fantapolitica e sulla fantaeconomia. Occorre esporre il dato. In assenza di questo, a spendersi nella vana retorica non è di certo Meloni, bensì chi la incrimina di falso.

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