Dramma a Venezia, papà getta la figlia di 5 anni dal terrazzo. Poi tenta il suicidio

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Tragedia sfiorata nel Veneziano, dove un padre ha gettato la figlia piccola dal terrazzo per poi buttarsi a sua volta e tentare il suicidio. Nessuno dei due ha perso la vita, ma la bimba ha riportato un trauma cranico.

Cosa è accaduto

Secondo quanto riferito dalla stampa locale, l’episodio si è verificato a Cinto Caomaggiore (Venezia) nella serata di ieri, giovedì 4 gennaio, in un appartamento di via Tiepolo. L’uomo, separato dalla moglie, aveva in affido la bambina per le vacanze natalizie, e qualcosa in lui sarebbe scattato. In preda a un raptus di follia, o alla disperazione, ha preso sua figlia di 5 anni e l’ha gettata dal terrazzo del primo piano in cui abitavano. Poi è stato il suo turno a lanciarsi da quell’altezza.

Il gesto è stato notato da alcuni vicini di casa, che hanno immediatamente dato l’allarme, rivolgendosi alle forze dell’ordine. Sul posto si sono precipitati da Portogruaro e da Caorle gli operatori sanitari del 118, che hanno assistito padre e figlia. L’uomo, a quanto pare, non aveva riportato alcun genere di lesione, restando del tutto illeso. Ora si trova in ospedale per dei controlli, piantonato dai carabinieri.

La bambina, invece, era cosciente, ma a seguito della caduta aveva riportato un trauma cranico. È stato pertanto attivato l’elisoccorso, e la piccola è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove è stata affidata al personale medico. La bimba è ancora ricoverata.

L’ipotesi tentato omicidio

Al momento nessun provvedimento sarebbe stato preso nei confronti dell’uomo, gli inquirenti stanno aspettando di avere qualche informazione in più sulla situazione. “Non è stato adottato ancora alcun provvedimento perché siamo in attesa di capire dall’ospedale le condizioni psicofisiche dell’autore di questo gesto“, ha dichiarato ad Ansa il procuratore facente funzioni di Pordenone, Maria Grazia Zaina. “Qualsiasi altra illazione al momento è prematura. Sono situazioni delicatissime, che coinvolgono, come vittima, anche una minore in giovanissima età. Sino a che non saranno chiariti i contorni e, soprattutto, la situazione mentale dell’autore dell’azione non sarà definita dagli specialisti cui è stato affidato, questo ufficio non fornirà alcun dettaglio, tantomeno le generalità e ogni altro elemento che possa contribuire a identificare i protagonisti“, ha concluso.

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