È una lunga scia di misteri e di morti “sospette” quella che aleggia attorno a Jeffrey Epstein. A cominciare dal “giallo” che riguarda la morte stessa del finanziere, risalente al 10 agosto 2019, quando Epstein – in attesa di giudizio per traffico sessuale di minori in Florida e New York – fu trovato senza vita con un cappio al collo nella sua cella del Metropolitan Correctional Center di Manhattan. Un suicidio favorito da una serie di negligenze e “cattiva gestione” da parte della dirigenza del carcere, secondo quanto stabilito da un’indagine condotta dal dipartimento di Giustizia.
Un rapporto che però non ha posto la parola fine a una serie di interrogativi sulla sua morte e su chi doveva vigilare su di lui. Come mai le guardie non vigilarono su di lui nonostante qualche settimana prima fu trovato privo di sensi nella sua cella con dei lividi sul collo? Perché le telecamere della sua cella non erano funzionanti, come ha poi svelato il Washington Post. Secondo il patologo forense Michael Baden, intervistato da Fox News, il milionario presentava una serie di lesioni che erano “estremamente insolite in un suicidio per impiccagione”. Intervistato dal Miami Herald, Baden criticò anche la scientifica e il modo in cui sono state raccolte le prove: “Hanno portato via troppo in fretta il corpo fuori dalla cella, e questo non si dovrebbe fare perché così hanno compromesso alcune prove“.
Da Robert Maxwell all’ex collaboratore di Clinton
Parole che scatenarono i fan dei complotti sul web, ma non solo. Lo stesso Donald Trump condivise sui social un video di un comico conservatore, Terrence Williams, nel quale si ipotizzava che i Clinton fossero i mandanti dell’omicidio. D’altronde, il finanziere non è l’unico della sua cerchia a essere scomparso in circostanze quantomeno sospette. A partire da Robert Maxwell, padre dell’ex compagna e socia del magnate, Ghislaine Maxwell, morto il 5 novembre 1991 alle Isole Canarie per un presunto attacco cardiaco, sebbene tre patologi forensi di fama smentirono tale ipotesi. “È stato un omicidio? Suicidio? O un incidente?” si chiedeva il Guardian nell’agosto 2019.
Le ultime due morti “sospette” risalgono al 2022. Il 7 maggio a essere trovato senza vita per un apparente suicidio fu Mark Middleton, 59 anni, ex collaboratore di Bill Clinton alla Casa Bianca e amico di Jeffrey Epstein: si sarebbe sparato con un fucile nel suo ranch in Arkansas. In agosto, Steven Hoffenberg, 77 anni, definito da Npr il “mentore di Epstein”, fu trovato dalla polizia nel suo appartamento senza vita, deceduto da almeno una settimana. Anche in questo caso, si tratterebbe di un suicidio.
Le ultime rivelazioni su Epstein
Nelle ultime ore è stata diffusa, negli Stati Uniti, la lista delle 187 persone legate proprio al finanziere. Nomi rimasti top secret per anni, fino a quando, lo scorso dicembre, il giudice di New York Loretta Preska ha stabilito che non vi sia motivo per tenere nascoste le identità. Nella lista l’ex presidente Usa Bill Clinton, il candidato repubblicano Donald Trump, il principe Andrea, la popstar Michael Jackson, l’illusionista David Seth Kotkin (noto come David Copperfield), l’ex governatore del New Mexico Bill Richardson, il manager di top model Jean-Luc Brunel, l’investitore Glenn Dubin e molti altri.