“C’è impegno del governo”: la preside-coraggio promuove il piano Meloni su Caivano

"C'è impegno del governo": la preside-coraggio promuove il piano Meloni su Caivano

Tutte le settimane facciamo una riunione su Caivano e facciamo il punto su quello che sta accadendo. Qualche soddisfazione sta arrivando“. Nell’odierna conferenza stampa, Giorgia Meloni aveva rimarcato l’impegno del governo sulla riqualificazione delle periferie dimenticate, a cominciare appunto da quella del Parco Verde. E dalla località campana è arrivata la conferma che quell’azione di bonifica sta dando i suoi risultati concreti. Ad attestare la sollecitudine dell’esecutivo è stata in paricolare Eugenia Carfora, coraggiosa preside dell’IC Morano di Caivano che in prima persona si è sempre battuta per contrastare il disagio giovanile in quella terra.

La dirigente scolastica, contattata dall’Adnkronos, ha testimoniato come l’impegno del governo abbia già lasciato un impronta. “Questa presenza continua, collettiva fa bene a Caivano, non si tratta solo di visite spot, Caivano come le altre periferie italiane non hanno bisogno di compassione, piuttosto di essere scelte, spinte verso il centro. Percepisco che l’impegno del governo Meloni non rappresenti qualcosa di sporadico ma sia per lavorare nei meandri e così potrebbe emergere quella bellezza che già c’era a Caivano“, ha affermato Eugenia Carfora, smentendo peraltro quanti accusavano palazzo Chigi di aver avviato un’operazione di facciata. La presenza costante del governo – ha invece proseguito la coraggiosa preside del Morano – “è importante in questa fase eccezionale per evidenziare cosa non va e rigenerarlo, ora c’è bisogno di chi ci guarda ma non è certo un traguardo, non deve diventare nel tempo né assistenza né compassione, sennò si sviluppa un altro tipo di dipendenza“.

Parole che hanno trovato un riscontro proprio nella linea intrapresa mesi fa dall’esecutivo. Nel giorno del primo maxi-blitz al Parco Verde, la stessa Meloni aveva promesso di voler avviare un lungo percorso di rinascita strutturale per quella periferia, manifestando come obiettivi “la ricostruzione sociale e la rinascita del territorio“. Così è iniziata un’azione ad ampio raggio apprezzata anche dal parroco don Maurizio Patriciello, in prima linea nella lotta al degrado sociale e alla criminalità. “Ci si è dimenticati da troppo tempo delle periferie, accade a Caivano ma anche altrove. Chi ha creato il buio va messo ai lati, a Caivano ci sono cose straordinarie, ora è il momento della responsabilità, della rigenerazione di quello che si ha, partendo dai giovani“, ha rimarcato la preside Carfora, riconoscendo il lavoro istituzionale sinora svolto.

In mattinata, parlando con i giornalisti, a stessa Meloni aveva affrontato la questione. “Lo Stato ha deciso spesso che fosse più facile girarsi dall’altra parte invece che impattare la questione e questo ha fatto sì che lo Stato perdesse terreno e credibilità. Ce ne sono moltissime di queste periferie. La promessa che ho fatto è che si può invertire la rotta“, aveva detto, manifestando una certa soddisfazione per i primi risultati positivi arrivati: “Stiamo procedendo con i tempi e con qualche anticipo, come lo sgombero di trecento metri cubi di detriti e rifiuti in tempi record e facendo cose semplici abbiamo restituito diritti banali ai cittadini, come quello di una mamma di portare il figlio al parco“.

Mentre noi facciamo questo lavoro su Caivano produciamo le norme per tutte le altre zone nella stessa situaizone. Se riuscissimo a trasformare questo in modello possiamo fare un lavoro sraordinario per le periferie di questa nazione“, aveva concluso il presidente del consiglio.

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