Un viaggio carico di paura e angoscia tra i ghiacci dell’Alaska

Un viaggio carico di paura e angoscia tra i ghiacci dell'Alaska

True Detective è una delle serie più amate del genere poliziesco, partita alla grandissima e che poi ha perso un po’ di smalto. La quarta stagione Night Country in arrivo, in esclusiva, su Sky e Now dal 15 gennaio, è un deciso ritorno alle origini ed un prodotto davvero riuscito. La prima stagione, sceneggiata al suo meglio da Nic Pizzolatto, aveva forti echi letterari e portava avanti una precisa rappresentazione del mondo. Questa quarta stagione, sceneggiata e diretta da Issa López, è una sorta di specchio, gelidamente oscuro, di quella originale.

Per usare le parole della López: «Dove True Detective è maschio e sudato, Night Country è freddo e buio, ed è femmina». Un gioco di ribaltamento ribadito anche dalle location: prima stagione in Louisiana, quarta in Alaska.

Ma veniamo alla trama. Siamo nell’immaginaria cittadina di Ennis, in Alaska. È 17 dicembre, il giorno in cui cala la notte artica: per rivedere il sole, gli abitanti dovranno attendere un bel po’ di giorni. Un corriere raggiunge la Tsalal Arctic Research Station ma non trova nessuno. Gli otto scienziati che gestiscono la struttura di ricerca sono scomparsi nel nulla Tranne una. La detective Liz Danvers (il premio Oscar Jodie Foster), capo della polizia di Ennis, si mette ad indagare. La detective Evangeline Navarro della Polizia di Stato (Kali Reis), nonostante le rimostranze iniziali di Danvers, si unisce alle indagini. La cittadina verrà sconvolta da antichi orrori e segreti che riemergono dal ghiaccio.

Una serie che fa rizzare i capelli e con dei dialoghi davvero buoni. È anche citazionista ma senza esagerare.

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