L’amore di Russel Crowe per l’Italia, probabilmente, non è legato soltanto alla reale bellezza del Belpaese invidiato da tutto il mondo per molteplici fattori ma anche di genetica: sì, perché l’attore nato in Nuova Zelanda ha anche sangue italiano nelle sue vene. Lo ha annunciato lui stesso pubblicando sul social X le reali origine che ha scoperto dopo lunghe e faticose ricerche ma venendone egregiamente a capo.
Le origini di Crowe
“È da molto tempo che cerco di rintracciare i miei antenati italiani. Racconti familiari folcloristici ed errori di ortografia mi avevano portato a imboccare binari sbagliati”, ha scritto il celebre attore raccontando al mondo di avere un avo di Ascoli Piceno chiamato Luigi Ghezzi, trisavolo della famiglia da parte materna che si recò in Nuova Zelanda nel 1864. “Nato nel 1829 ad Ascoli Piceno, Marche, figlio di Augustine e Annunziata, nata a Parma. Luigi aveva lavorato in Argentina, aveva preso una nave per l’India, aveva fatto naufragio ed era finito a Città del Capo” in Sudafrica. “Mentre si trovò lì incontrò e sposò Mary Ann Curtain e emigrarono in Nuova Zelanda“, racconta.
I’ve been on the hunt to track down my Italian forebears for quite some time. Folkloric family tales and misspelling had seen me travel on a number of wrong tracks.
Turns out my great great great grandfather, on my mother’s side, who travelled to NZ in 1864 was …— Russell Crowe (@russellcrowe) January 3, 2024
Le altre origini
Le rivelazioni di Crow, però, non si fermano qui: anche se ha parte del sangue italiano, l’albero genealogico abbraccia anche altre origini come quelle norvegesi, collegamenti scozzesi e Maori. “Ma viene fuori una cosa strana: un test del Dna di parenti stretti evidenzia una prevalenza irlandese, ma non sappiamo su come/chi“, rivela l’attore. Ma non è finita ancora qui: nella famiglia della madre, dopo tre generazioni di differenza, ci sono state donne sposate con uomini che si chiamavano proprio Crowe. Per questa ragione alcuni sconosciuti si sono presentati da lui “per dirmi che siamo imparentati e sono stato un pò scettico pensando di conoscere ogni membro della famiglia Crowe, ma sono anche imparentato con un’altra linea di Crowe che sembra aver vissuto in Australia all’inizio“.
Nonostante questi incredibili mix, il cuore del 57enne del colossal “Il Gladiatore” alla fine spende altre parole al miele per l’Italia. “Affascinante. È così bello scoprire finalmente il legame con l’Italia, e che tutta l’Italia che ho visto riguarda posti in cui non sono mai stato. Sembra che ci sia un’avventura davanti a noi“. Un motivo in più, quindi, per tornare tante altre volte a visitare le nostre regioni e, perché no, magari a girare qualche altro film da aggiungere alla collezione della sua incredibile carriera.