Ancora un paio di giorni e la prima svolta meteo del 2024 prenderà corpo: tutto avrà inizio con il vortice ciclonico dell’Epifania che porterà un primo calo termico (oltre al maltempo) ma subito dopo ecco un’imponente discesa d’aria fredda dal Nord Europa sulla quale giungono conferme giorno dopo giorno. Il vero inverno, quello che manca tutt’ora, farà la sua prima apparizione da nord a sud con un netto calo termico e nevicate a bassissima quota.
Le date per il freddo
Parliamo di date, al plurale, perché gli step saranno sostanzialmente due: il primo è atteso per la giornata di venerdì 5 gennaio “quando una violenta bassa pressione, in discesa dal Nord Atlantico, porterà piogge forti su Liguria ed Alta Toscana, in seguito anche sul resto del Nord con tanta neve sulle Alpi fino a quote collinari. Durante i fenomeni più intensi saranno possibili fiocchi bianchi anche sulle pianure meridionali del Piemonte”, ha spiegato Lorenzo Tedici, meteorologo de Ilmeteo.it.
Grazie all’area di bassa pressione, ecco che le temperature massime e minime scenderanno rispetto ai valori attuali che si trovano al di sopra delle medie specialmente al Centro e al Sud ma anche sulle colline e in montagna, specialmente gli Appennini. Nel giorno dell’Epifania, il 6 gennaio, si avranno condizioni meteo molto instabili con annesso calo termico ma non sarà questo il momento in cui il vero inverno farà il suo ingresso nel Mediterraneo.
Arriva il gelo da nord
Sarà da domenica 7 che “masse d’aria di lontana origine artica entreranno dalla Porta del Rodano favorendo un ulteriore e più marcato crollo termico su tutta la penisola”, sottolinea Tedici. Le mappe meteo dei maggiori centri di calcolo mondiali propongono termiche gelide con valori che scenderanno al di sotto delle medie praticamente su tutto il Centro-Nord e non solo. La discesa gelida stavolta, non sarà una toccata e fuga come accaduto in passato ma promette di durare per alcuni giorni. “La settimana 8-14 Gennaio vedrà, per la prima volta, il vero Inverno su tutto il Continente Europeo”, spiega l’esperto, ricordando che nelle zone dove adesso si sfiorano addirittura i 20°C in pieno giorno potrebbe nevicare.
Dove cadrà più neve
Vediamo, adesso, le zone che rischiano importanti precipitazioni nevose: nella prima fase del maltempo, quella fredda ma non gelida generata dal ciclone dell’Epifania, ecco che la neve cadrà abbondante soprattutto sulle Alpi centro-orientali con accumuli superiori ai 40-50 cm a quote superiori ai mille metri. Finalmente anche gli Appennini si coloreranno, come si deve, di bianco con nevicate inizialmente al di sopra dei 1.500 metri. Subito dopo, però, ecco che il Generale Inverno farà la voce grossa vista la massa d’aria gelida che si muoverà verso sud dalla Scandinavia e Russia dove adesso si hanno valori al suolo che toccano i -30°C.
È chiaro che durante questa discesa il freddo arriverà attenuato ma sarà comunque importante: dall’8-9 gennaio ecco che il rischio di nevicate in collina ma anche localmente in pianura si farà concreto ma tutto dipenderà dalla collocazione dell’eventuale minimo di bassa pressione. In ogni caso, la prima vera ondata gelida dell’inverno provocherà temperature minime “con valori che scenderebbero ben sotto lo zero in molte città del Centro-Nord specie di notte e primo mattino”.