Le parole del Presidente Mattarella devono far riflettere tutti gli italiani

"Israele ha sofferto, non neghi Stato a un altro popolo". Da Mattarella il monito per il "Giorno della memoria"

Sia consentito anche a me ringraziare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il discorso di fine anno, un discorso dai contenuti profondi, squisitamente umani, di alto valore civico. Innanzitutto la bellissima riflessione sul rifiuto della violenza, in qualsiasi forma essa si manifesti e l’invito alla educazione come unico antidoto contro di essa.

L’educazione alla non violenza nasce, secondo le parole massimamente condivisibili del Presidente, dall’educazione al vivere bene insieme, consapevoli che la libertà degli altri completa la nostra libertà. Ovviamente il Presidente non ha potuto fare a meno di fare riferimento alla violenza contro le donne, con il bellissimo invito rivolto ai giovani a non intendere l’amore come egoismo, dominio o malinteso orgoglio.

Il mondo dei giovani è stato al centro dell’attenzione del Presidente anche quando egli si è riferito al loro sentirsi fuori posto nella società, davanti ad un modo che pare incapace di farsi carico delle loro attese di giustizia in tutti gli ambiti. Bello anche il richiamo conseguente al dovere dello Stato di riconoscere i diritti dei cittadini e operare perché possano essere da loro agiti. Anche su questo fronte l’attenzione del Presidente è andata al diritto dei giovani allo studio. E ancora straordinarie le parole spese per la tutela della libertà, perché la democrazia è fatta di esercizio della libertà.

Giustamente il Presidente ha messo in guardia tutti, non solo i giovani, dal non confondere l’esercizio del diritto al voto con un sondaggio o un like: anche questo riferimento denota una grande comprensione dei fenomeni della società, con le conseguenze positive e negative che possono generarsi. Partecipare significa darsi carico della propria comunità. Ciascuno per la sua parte. Sono parole bellissime che contengono l’essenza stessa della democrazia.

Grazie, dunque, signor Presidente, per le sue riflessioni! Confido che le parole del Presidente siano oggetto della riflessione di tutti gli italiani che hanno realmente nel Presidente Mattarella il baluardo della loro unità secondo la tradizione più nobile e più alta della storia democratica.

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