Diagnosi di malaria arriva troppo tardi, muore a soli 38 anni

Diagnosi di malaria arriva troppo tardi, muore a soli 38 anni

Tornato da un viaggio in Africa, ha cominciato ad accusare dei malesseri che alla fine lo hanno costretto a rivolgersi al personale sanitario dell’ospedale di Cremona: dopo giorni di agonia, la prematura scomparsa di Lorenzo Pagliari, morto a causa della malaria. A rendere più dolorosa la perdita per i familiari del giovane, deceduto a soli 38 anni, è il fatto che, a loro dire, la diagnosi di malaria sia arrivata troppo tardi.

Il caso

Secondo quanto riferito dalla stampa locale, Lorenzo Pagliari, tecnico dell’Ocrim di Cremona specializzato in elettronica, si era recato da poco in Africa. Il 38enne, residente a Cava, aveva fatto ritorno in Italia da un viaggio di lavoro in Camerun lo scorso 13 dicembre. Nessun problema, almeno all’inizio. Soltanto che intorno al giorno di Natale aveva cominciato a non sentirsi molto bene, con tosse e qualche acciacco che aveva fatto inizialmente pensare a un raffreddore o a un’influenza.

Il 26 dicembre un medico lo aveva visitato, prescrivendogli Tachipirina e antibiotico, ma le cure non si erano dimostrate soddisfacenti. Sparita la febbre, il 38enne aveva continuato a stare molto male, tanto che alla fine i familiari avevano deciso di contattare il pronto soccorso. Disidrato, disorientato e con dissenteria grave, il giovane era stato trasportato di corsa all’ospedale Maggiore di Cremona, dove la situazione era apparsa subito disperata. Lorenzo Pagliari era ormai entrato in coma irreversibile e ai medici non era rimasto altro che ricoverarlo nel reparto di Terapia Intensiva.

Controlli approfonditi effettuati dall’infettivologo avevano poi portato alla drammatica scoperta: il 38enne è risultato affetto da malaria. La diagnosi, formulata il 30 dicembre, è però arrivata troppo tardi, quando ormai ogni trattamento specifico per l’infezione è risultato insufficiente. Il 38enne è purtroppo deceduto lo scorso 31 dicembre.

Il dramma della famiglia

Oltre al dolore per la perdita, la famiglia non riesce ad accettare il fatto che la diagnosi sia arrivata così tardi.“Nessuno ha pensato di mettere in relazione quel malessere con il viaggio in Africa terminato il 13 dicembre. Nei giorni seguenti la febbre continuava e abbiamo contattato una guardia medica, che ha confermato quanto detto dal primo dottore”, ha dichiarato la madre del giovane, come riportato da La provincia di Cremona.

“Nel reparto di Terapia intensiva – racconta la donna – dopo una tac al cervello poco chiara è arrivato un infettivologo, che ha iniziato a farci domande. Quando abbiamo detto che nostro figlio lavorava all’Ocrim, ha collegato il suo caso a quello del collega che si trovava ricoverato da alcuni giorni agli infettivi per malaria e che forse ha preso la malattia in forma più lieve. A quel punto hanno fatto il test, che ha confermato: malaria, una forma particolarmente aggressiva. Sono state attivate tutte le procedure ma era troppo tardi. Alle 11,59 l’encefalogramma era piatto. È rimasto attaccato alle macchine fino alle 18, quando è stato dichiarato il decesso”, ha concluso disperata la madre di Pagliari.

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