“Papa Francesco? Un usurpatore”. Scomunicato parroco a Livorno

"Papa Francesco? Un usurpatore". Scomunicato parroco a Livorno

Papa Francesco? Un “usurpatore”: questo il j’accuse di don Ramon Guidetti, parroco a San Ranieri a Guasticce, in provincia di Livorno. Un affondo intollerabile per il vescovo, monsignor Simone Giusti, che ha deciso di scomunicare il religioso quarantottenne dalla Diocesi. Una reazione dura da parte della chiesa, inflessibile di fronte alla severa critica del parroco nei confronti di Bergoglio nel giorno del ricordo di Benedetto XVI.

Ma andiamo per gradi. I fatti si sono verificati lo scorso 31 dicembre, data del primo anniversario dalla morte di Joseph Ratzinger. Nel corso dell’omelia nella chiesa di San Ranieri a Guasticce, don Ramon Guidetti ha usato parole forti per Papa Francesco: “Non è il pontefice, ma un usurpatore”. Il parroco ha sostenuto pubblicamente di essere in contrasto con Bergoglio. “Lo scorso 17 dicembre, in un santuario vicino a Buenos Aires, in cui è stato arcivescovo l’innominato (Papa Francesco), un fulmine ha colpito la statua di San Pietro. E cosa è andato a incenerire? L’aureola e le chiavi”, le sue parole riportate dal Corriere: “L’aureola perché Pietro non è più santo, perché c’è un gesuita massone legato ai poteri mondiali, un usurpatore antipapa. E le chiavi perché quelle se le è tenute il buon Benedetto (papa Ratzinger)”.

Affermazioni troppo gravi secondo il vescovo della Diocesi di Livorno, che martedì – il giorno successivo – ha emesso un decreto per scomunicare don Ramon Guidetti: “Il suddetto sacerdote è, dalla data odierna, sospeso a divinis e rimosso dall’ufficio di parroco della parrocchia di San Ranieri in Guasticce. Si ammoniscono i sacerdoti e i fedeli a non partecipare a eventuali sue celebrazioni o ad altre pratiche di culto, perché essi incorrerebbero ipso facto nella gravissima pena della scomunica”. Il cancelliere della Diocesi, don Matteo Giavazzi, ha evidenziato che l’ormai ex parroco di San Ranieri in Guasticce ha compiuto un atto di natura scismatica, rifiutando la sottomissione a Bergoglio e la comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti. L’atto è stato reso noto dal quotidiano della diocesi livornese LasettimanaLivorno.

Nato nel quartiere dei Cappuccini, don Ramon Guidetti era già noto per le sue posizioni molto critiche nei confronti del pontefice argentino. Un prete apprezzato dai suoi fedeli, si legge sui social, che ha sposato la fede dopo un lungo cammino: l’ingresso in seminario nel 2011, poi dal 2017 nella chiesa livornese, nel mezzo diversi servizi sia in Caritas che nella parrocchia di San Jacopo.

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