Ddl concorrenza, Mattarella a Meloni e Camere: “Troppo lunghe le proroghe per gli ambulanti”

Ddl concorrenza, Mattarella a Meloni e Camere: "Troppo lunghe le proroghe per gli ambulanti"

Sergio Mattarella ha apposto la sua firma sul ddl Concorrenza ma ha contestualmente inviato anche una missiva a Ignazio La Russa, Lorenzo Fontana e al premier Giorgia Meloni in merito alla disciplina “delle concessioni demaniali marittime, introdotta con la legge di conversione” contenuto nel decreto Milleproroghe 2022. Nella sua lettera, il presidente della Repubblica ribadisce quanto già detto con una prima missiva inviata il 24 febbraio 2023, in cui il capo dello Stato metteva in evidenza “i profili di contrasto di quella disciplina con il diritto europeo e, quindi, con il dettato costituzionale“. Per tale ragione, Mattarella esorta governo e parlamento a ulteriori interventi in materia.

Nello specifico, il presidente della Repubblica pone l’accento sull’articolo 11 della legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022, che “introduce l’ennesima proroga automatica delle concessioni in essere, per un periodo estremamente lungo, in modo che appare incompatibile con i principi più volte ribaditi dalla Corte di Giustizia, dalla Corte costituzionale, dalla giurisprudenza amministrativa e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato“. Inoltre, Mattarella indica a governo e parlamento che i criteri generali per il rilascio di nuove concessioni, secondo le indicazioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, “appaiono restrittivi della concorrenza in entrata e favoriscono, in contrasto con le regole europee, i concessionari uscenti“. La proroga automatica di 12 anni, secondo Mattarella, è “sproporzionata” e appare incongruente rispetto alle nuove concessioni, del valore di 10 anni.

La legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022, aggiunge il presidente della Repubblica, “rappresenta uno dei traguardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza da conseguire entro il quarto trimestre del 2023 e pertanto, al fine di adempiere all’impegno assunto in sede europea, è necessario procedere con sollecitudine alla b“. Nel suo intervento scritto, Mattarella ha esplicitato l’impianto normativo sul quale ha basato le sue remore in merito alla misura e sollecitato un nuovo incontro per intervenire.

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