Aumenti fino a 2.100 euro: ecco come funziona il bonus asilo nido 2024

Bonus asili nido

Il governo viene incontro alle famiglie italiane con un incremento del bonus asilo nido per il 2024: il provvedimento è pubblicato in Gazzetta Ufficiale con la legge numero 213 dove si parla del Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e del bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026.

Cosa cambia

Nel dettaglio, gli importi saranno più ricchi con un aumento fino a 2.100 euro per le famiglie che non hanno un Isee che supera i 40mila euro annui: il massimale viene aumentato, quindi, da tremila a 3.600 euro. La misura è stata pensata per avvicinare i nuclei familiari ai nidi soprattutto per i figli dal terzo in poi. Il bonus, lo ricordiamo, è un incentivo statale per poter sostenere le spese annue di iscrizione e consente, tra l’altro, di supportare anche tutti i casi in cui si necessita di assistenza domiciliare per i bimbi fino ai tre anni con gravi malattie.

Come dicevamo, le nuove risorse del governo saranno così distribuite:

  • 600 euro l’anno per i nuclei che non hanno un Isee superiore a 25mila euro;
  • 1.100 euro per le famiglie con Isee che rientra nella forbice tra 25mila e 40mila euro.

Per poter ottenere il massimale (3.600 euro) serviranno altri tre requisiti fondamentali: che il figlio o la figlia per cui si richiede la misura sia nato/nata dal 1° gennaio 2024, che la famiglia abbia già un bimbo che non superi i 10 anni e l’Isee non dovrà superare i 40mila euro.

Le altre cifre

Chi non rientra nei parametri appena elencati potrà comunque sfruttare il bonus asilo nido sempre secondo l’Isee, ovvero: riceveranno 272,70 euro le famiglie che non superano un reddito annuo di 25mila euro (ricevendo tremila euro per 11 mesi); riceveranno 227,20 euro i nuclei con redditi compresi tra 25.001 e 40mila euro l’anno (2.500 euro di bonus per 11 mesi); riceveranno 136,30 euro le famiglie il cui reddito supera 40 mila euro annui con 1.500 euro per 11 mesi.

Come fare domanda

Richiedere l’incentivo statale è molto semplice e andrà fatto direttamente dal sito internet dell’Inps accedendo tramite le classiche misure ormai conosciute di Spid (Identità digitale), Cie (Carta d’identità elettronica) e Cns (Carta nazionale dei servizi). Una voltra entrati nella propria area riservata, si dovrà essere in possesso di alcuni elementi tra cui il nome dell’Istituto scolastico con relativo codice fiscale, gli estremi del provvedimento che autorizza l’erogazione, quali sono i mesi richiesti per ottenere il bonus, documenti che attestino il pagamento relativo ad almeno 30 giorni di frequenza e, infine, l’inserimento nella graduatoria se si tratta di strutture pubbliche.

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