Ancora una volta, dopo i festeggiamenti per il Capodanno, il bilancio dei feriti in Italia è avvilente. Tante sono le persone che hanno subito lesioni, anche gravi, per l’esplosione dei botti e di colpi d’arma da fuoco. Un quadro allarmante che conferma l’imprudenza di molti cittadini, nonostante le raccomandazioni dei giorni scorsi. A commentare il bollettino degli ingressi nei reparti di pronto soccorso è Fabio De Iaco, presidente nazionale della Società italiana medicina dell’emergenza urgenza (Simeu), il quale esprime un giudizio severo. “Il bilancio di questo Capodanno in termini di feriti è desolante – ha dichiarato – ed è figlio di una assoluta stupidità. Ce ne rendiamo conto solo il giorno dopo la notte del 31 dicembre”.
Il bilancio
Durante la notte di domenica sono stati 274 i feriti, di cui 12 dovuti all’uso di armi da fuoco e 262 da fuochi d’artificio. I ricoverati di quest’anno sono stati 49 con un aumento pari al 52% rispetto al Capodanno 2023. “La stupidità di cinque minuti – ha continuato De Iaco – costa una invalidità per tutta la vita e la lezione del Covid non mi pare abbia cambiato le cose. Perdere tre dita di una mano o un occhio vuole dire avere una invalidità permanente e non essere più produttivo. Non può che essere avvilente vedere ancora tanti feriti per i botti e i fuochi d’artificio arrivare disperati nei pronto soccorso”.
I feriti
A rendere ancora più drammatico il bollettino ospedaliero, oltre ai 274 feriti, c’è anche una persona che ha perso la vita, la donna di Afragola colpita da un proiettile vagante. Dei tanti feriti finiti in ospedale, 27 sono gravi con traumi alle mani e al volto, lesioni agli occhi, fratture e amputazioni di mani e dita. I casi citati nel report del Dipartimento della pubblica sicurezza evocano il solito bollettino di guerra. A Napoli una donna di 45 anni, nel Comune di Afragola, è stata raggiunta alla tempia da un proiettile vacante nel corso dei festeggiamenti, probabilmente ad opera di un componente dello stesso nucleo familiare (il nipote è stato arrestato ed è sospettato di omicidio colposo, ndr). La donna ricoverata d’urgenza al Cardarelli, è morta successivamente.
I proiettili vaganti
Raggiunta da un colpo d’arma da fuoco al fianco un’altra donna di 50 anni, a Napoli, mentre assisteva ai festeggiamenti sul balcone di casa: risulta in prognosi riservata e in pericolo di vita. Ferito da un proiettile mentre era in strada, sempre a Napoli, anche un cittadino algerino di 50 anni: anche per lui prognosi riservata. A Foggia un 47enne ha riportato l’amputazione di alcune dita e ustioni di secondo grado a seguito dell’esplosione di un petardo; mano amputata, ancora nel capoluogo pugliese, per un 17enne, investito dallo scoppio di un petardo artigianale.