C’è del bello in Danimarca. Margherita II, regina, risolve il dubbio di Amleto, abdica e consegna il regno, comprese le Far Oer e la Groenlandia, al figlio Federico. Dopo 52 anni la sovrana ha deciso di fermarsi, la vita è bella per lei vedova all’età di anni 84 in una terra di fiabe e di sirenette. Margherita nacque qualche mese dopo che la Danimarca venisse invasa dalle truppe di Hitler. Quel tempo di terrore e di morti deve rimasto addosso nei pensieri, perché nella sua biografia, del 2005, la regina dedica un passaggio forte al problema dell’Islam, alla sfida che l’Occidente stava subendo già allora, l’Europa era troppo tollerante: «Ma ora dobbiamo mostrare la nostra opposizione all’Islam e dobbiamo correre il rischio di farci etichettare, perché ci sono cose per le quali non va mostrata tolleranza. E quando siamo tolleranti, dobbiamo sapere se è per convenienza o per convinzione. Per araldica, la regina è cugina di terzo grado di Elisabetta II, storie parallele per la durata del loro regno e per l’eredità consegnata nelle mani del figlio, Federico di 55 anni, Carlo III d’Inghilterra, di anni 75, non proprio virgulti come lo furono le loro madri al momento di ricevere la corona. Il regno di Danimarca trova gloria nelle notizie di cronaca, il mondo della grande nobiltà sembra concentrato su casa Windsor sul quale si costruiscono affari letterari e cinematografici, altre corti vivono a margine ma resiste dunque il fascino delle monarchie, dico quelle occidentali, perché i sovrani del Medio Oriente, sceicchi, emiri e affini, trovano titoli per il loro potere finanziario e non certamente per il rapporto con i sudditi. Margherita II non è stata, durante il suo regno, monarca solitaria, la morte del consorte principe Enrico, nel 2018, è stata affrontata con il massimo riserbo, non abbandonando i piaceri, la pittura (la regina ha disegnato scene e costumi per l’edizione danese del Signore degli anelli), la genealogia, le regate, mantenendo un rapporto sincero con il popolo danese come ha ribadito nell’ultimo discorso, un commiato dal ruolo regale e non dalla Danimarca e dai governi che si sono succeduti e dal popolo, un regno vissuto in silenzio rispettoso da una signora che il 14 gennaio prossimo passerà il titolo a Federico, padre di quattro figli, sommozzatore, comandante della marina, colonnello luogotenente dell’esercito e delle forze aeree, sposato a lady Donaldson, maggiore dell’esercito, conosciuta in un pub di Sydney. Federico e Mary amano la vita e la musica, hanno ribattezzato il figlio Christian «Elvis», nato lo stesso giorno del mito del rock and roll. Christian-Elvis è stato ritirato dal collegio di Herlufsholm «scuola per figli di nobili e altri uomini onesti» dopo lo scandalo legato ad episodi di bullismo e di aggressioni sessuali. Allora, c’è del marcio in Danimarca?