Nel tentativo di fermare l’avanzata delle Idf, i terroristi di Hamas non si fanno scrupoli a piazzare trappole in strutture che dovrebbero essere luoghi sicuri e inviolati dal conflitto. I soldati della 14esima brigata di riserva dell’esercito israeliano hanno scoperto ordigni esplosivi in un parco giochi per bambini collegato ad un asilo, alla periferia del campo profughi di Shati nel nord di Gaza.
Their terror knows no bounds—Hamas planted explosives inside a Gaza kindergarten.
During operational activity on the outskirts of Shati, our troops located and neutralized explosive devices planted in a kindergarten, ready to be detonated upon passing troops. pic.twitter.com/GKmdC9W7D9— Israel Defense Forces (@IDF) December 31, 2023
Come spiegato nel video caricato dai militari su X, la bomba era stata posizionata prima dell’arrivo dei soldati e in modo da colpire gli uomini all’esterno della struttura. L’unità delle Idf è riuscita a disattivare l’innesco manuale, identificando nell’operazione altri quattro terroristi che avanzavano verso di loro portando un carico di ordigni. Un aereo da guerra li ha eliminati in un bombardamento di precisione. Circa mezz’ora dopo, le truppe hanno individuato nell’area altri uomini di Hamas, anch’essi uccisi in un raid della Iaf (Israel air force). L’aviazione dello Stato ebraico ha condotto altri attacchi a Khan Younis e a Beit Lahia, neutralizzando cellule di combattenti e distruggendo compound utilizzati come postazioni fortificate, teste di ponte per ingaggiare i soldati israeliani o luoghi da dove far detonare trappole esplosive.
#UPDATE: Israeli troops continue eliminating terrorists and destroying terror infrastructure in Gaza.@IDF: Forces identified four terrorists who were carrying explosive devices advancing toward them. An Israel Air Force (IAF) aircraft thwarted the cell. Approximately half an… pic.twitter.com/u9qVRVn6B6
— Israel War Room (@IsraelWarRoom) December 31, 2023
Nonostante la maggior parte del settore nord della Striscia sia stato bonificato dalla presenza di Hamas, l’organizzazione terroristica è radicata a tal punto sul territorio che anche dopo mesi dall’inizio delle operazioni di terra gli uomini delle Idf corrono il rischio di subire imboscate e attacchi in zone “sicure”. L’epicentro dei combattimenti si è comunque spostato a sud, nella zona di Khan Younis, città natale dei due leader di Hamas Yahya Sinwar e Mohammed Deif ritenuta una vera e propria roccaforte del terrore. Sabato 30 dicembre, le Idf hanno fatto irruzione nella base centrale dell’intelligence del gruppo, trovandovi “materiale prezioso” e anche un centro di comando della Jihad islamica palestinese.
Nella stessa zona, aviazione e forze corazzate hanno effettuato 50 attacchi contro le infrastrutture nemiche, tra cui svariati tunnel, in modo da favorire l’avanzata delle forze di terra nel cuore del territorio controllato dai terroristi e lo smantellamento di arsenali e basi operative. Stando a quanto riferito dall’esercito, gli uomini di Hamas morti a Khan Younis sarebbero “decine” e, come dichiarato dal premier Netanyahu, circa 8mila dall’inizio della guerra. Il leader israeliano ha anche confermato che il conflitto andrà avanti per mesi, “fino all’eliminazione di Hamas e al rilascio di tutti i nostri ostaggi”.