“Dovremmo essere qui”. Anche la Ferragni tra le femministe in piazza a Milano

"Dovremmo essere qui". Anche la Ferragni tra le femministe in piazza a Milano

Sotto un cappellino nero, dietro gli occhiali da sole scuri griffatissimi e coperta da un bomber contro il freddo, Chiara Ferragni è scesa in piazza a Milano per partecipare alla manifestazione contro la violenza sulle donne. Camuffata ma non troppo, l’influencer non ha mancato di condividere sui social la propria partecipazione, con tanto di cartello “dovremmo essere tutti femministi“. Non è la prima volta che la moglie di Fedez partecipa a questo genere di iniziative e che ci tiene a farlo sapere, al contrario di altri volti noti che, invece, anche in passato hanno partecipato a questo genere di eventi ma senza sentire il bisogno di condividere le foto sui social.

Questione di punti di vista, sicuramente, ma anche di opportunità. “Oggi ed ogni cazzo di giorno“, ha poi scritto Ferragni nel post che accompagna le foto che la vedono protagonista alla manifestazione, mischiata ma non troppo alla folla. Perché è difficile immaginare che possa aver partecipato senza la scorta, che la segue ovunque anche quando va al parco con i figli. Infatti, nelle foto, si riconoscono almeno due uomini della sicurezza che non l’hanno persa di vista un attimo. Nonostante gli occhiali da sole, c’è chi giura di aver visto la commozione nei suoi occhi quando, dal palco, sono stati letti nomi delle vittime di femminicidio di quest’ultimo anno. “È un dovere di tutti quanti essere qui. Sono qui da cittadina e dovremmo esserci tutti in questa piazza oggi. Sì mi sono commossa, penso tutti quanti. È stato un momento importante e sono veramente felice di essere qua. Immagino sia stato per tutti così“, ha dichiarato poi l’influencer in piazza durante un breve intervento.

Chiara Ferragni, madre di due figli, di cui una è una bambina, quindi è sicuramente coinvolta da vicino nell’emotività che scatena la violenza sulle donne. Da tempo condivide sui social messaggio sull’auto-determinazione e contro il patriarcato. Messaggi che tanvolta rischiano di essere strumentalizzati. Tanto che non sono mancate le critiche al suo modo di fare, da molti considerato inutile alla causa, perché semplice strumento di posizionamento dell’immagine dell’influencer. Anche la manifestazione di ogni da alcuni è stata vista in quest’ottica, soprattutto alla luce della mai pervenuta condanna pubblica nei confronti dei testi misogini e violenti scritti in passato dal marito rapper.

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