Tanta paura nella serata di ieri, venerdì 29 dicembre, a causa di un allarme di sicurezza generale scattato durante il concerto in programma al teatro La Fenice di Venezia: l’allerta ha costretto il pubblico e gli orchestrali ad abbandonare l’edificio e a riversarsi all’esterno, nell’attesa che si facesse chiarezza sull’origine del problema. Dopo le opportune verifiche effettuate dagli addetti alla sicurezza, è risultato evidente che fortunatamente si fosse trattato solo di un falso allarme, anche se per il momento non si sa con precisione assoluta cosa lo abbia fatto scattare.
L’episodio si è verificato durante il primo dei quattro Concerti di Capodanno in programma nel celebre teatro veneziano: l’allerta, per la precisione, è stata lanciata intorno alle ore 21.00, vale a dire in concomitanza con il primo intervallo dello spettacolo. È presumibile che qualche spettatore seduto nei palchi abbia coperto in modo del tutto involontario la traiettoria dei raggi laser che attraversano la sala da una parte all’altra, mandando in sostanza in tilt il sistema di sicurezza interno basato su di essi. A quel punto dagli altoparlanti installati nel teatro La Fenice è partito l’avviso di pericolo con cui si invitavano tutti i presenti a lasciare il proprio posto e a dirigersi all’esterno dell’edificio.
Tra incredulità e paura, orchestrali, membri del coro e spettatori, aiutati dal personale della struttura e dai vigili del fuoco presenti, sono stati scortati verso la porta e fatti rimanere fuori dal teatro in Campo Fantin per una ventina di minuti, il tempo necessario per effettuare una serie di verifiche con l’obiettivo di chiarire se vi fosse un reale pericolo o se si fosse trattato solo di una segnalazione errata. Per fortuna l’allarme è rientrato in meno di mezzora, e tutti sono potuti tornare ai loro posti senza più alcuna preoccupazione: il concerto, diretto dal maestro Fabio Luisi, è quindi ripreso regolarmente.
“È partito l’allarme del nostro sistema antincendio”, spiega alla Rai il sovrintendente Gran Teatro La Fenice Fortunato Ortombina, “da uno dei sensori della sala perché ha avuto una sollecitazione che è durata per troppo tempo”. L’allarme di sicurezza “ha invitato tutti a uscire, cosa che è avvenuta”, spiega Ortombina. “Erano coinvolte più di 1.300 persone, tra 1.100 spettatori e circa 200 persone che suonano e cantano e i tecnici. Da quando è partito l’allarme a quando abbiamo ripreso lo spettacolo sono passati 21 minuti”, conclude il sovrintendente Gran Teatro La Fenice.