Blitz di Israele nella base dell’intelligence di Hamas: “Trovato materiale prezioso”

Blitz di Israele nella base dell'intelligence di Hamas: "Trovato materiale prezioso"

L’esercito israeliano ha allargato le sue operazioni nel sud di Gaza. Soldati delle Idf hanno fatto irruzione nella sede centrale dell’intelligence di Hamas nel cuore di Khan Younis, “responsabile di tutte le operazioni dei terroristi nella regione”, trovando nello stesso complesso anche un posto di comando appartenente alla Jihad islamica palestinese. Un portavoce militare ha riferito al Times of Israel che le truppe della settima brigata corazzata hanno rinvenuto materiale “molto prezioso”.

Contemporaneamente, le unità della brigata Givati hanno assaltato diversi siti nella stessa Zona della Striscia, dopo un pesante bombardamento dell’aeronautica e dei carri armati della 98esima divisione che hanno effettuato circa 50 attacchi contro diversi obiettivi, tra cui tunnel e altre infrastrutture utilizzate dall’organizzazione palestinese per attaccare i soldati israeliani. Le truppe di terra hanno riferito anche di aver eliminato numerosi terroristi con il fuoco di tiratori scelti e dirigendo raid aerei contro le postazioni nemiche.

Si stringe dunque la tenaglia delle Idf attorno alla roccaforte di Hamas, divenuta epicentro dei combattimenti nella Striscia. Le forze armate di Tel Aviv hanno dichiarato che nell’area delle operazioni continuano a svolgersi “feroci combattimenti” e che i terroristi uccisi sono decine. Gli attacchi combinati di truppe di terra, aviazione e marina militare hanno provocato gravi perdite tra le fila dell’organizzazione palestinese, le cui strutture e arsenali vengono progressivamente smantellati dai soldati che avanzano quartiere per quartiere. Pare, dunque, che l’esercito israeliano non intenda diminuire l’intensità delle proprie operazioni, almeno fino a quando Khan Younis non sarà completamente bonificata dalla presenza dei terroristi. Le pressioni degli Stati Uniti, che avevano auspicato un passaggio a raid chirurgici di forze d’élite, sembrano non aver sortito effetto, almeno per il momento.

I servizi di intelligence israeliani sono inoltre convinti che uno dei bersagli prioritari di Tel Aviv, il leader di Hamas nella Striscia Yahya Sinwar, sia nascosto nei tunnel scavati sotto la sua città natale. L’uomo è sparito dal 7 ottobre, così come gli altri due priority target dello Stato ebraico, il comandante delle brigate al-Qassam Mohammed Deif e il suo braccio destro Marwan Issa. L’eliminazione o la cattura dei tre membri di alto profilo dell’organizzazione terroristica è uno degli obiettivi che il governo di Benjamin Netanyahu si è prefissato allo scoppio del conflitto, ritenendolo una componente chiave dell’eradicazione totale di Hamas dalla Striscia.

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