Gli uomini della guardia di finanza appartenenti al Gruppo Pronto Impiego Roma, impegnati nel servizio di controllo economico del territorio finalizzato alla repressione e al contrasto dei traffici illeciti in occasione delle festività di fine anno, hanno posto sotto sequestro “oltre 310mila artifici pirotecnici, pari a circa 6 tonnellate di materia esplodente”.
Stando a quanto riferito in un comunicato ufficiale dai militari, i botti illegali sono stati rinvenuti all’interno di tre furgoni sottoposti a perquisizione nella Capitale. “Il sequestro, con un quantitativo di materia pirica attiva pari a 600 chilogrammi detenuto in assenza delle prescritte cautele di pubblica sicurezza, è avvenuto nel quartiere Prenestino di Roma, in prossimità di via dell’Omo”, precisa la nota. Qualora immessa sul mercato, la merce sottoposta a sequestro dagli uomini della guardia di finanza di Roma avrebbe fruttato ricavi per diverse migliaia di euro.
Controlli in tutta Italia
Come accade ogni anno, le forze dell’ordine sono al lavoro in tutta la Penisola in vista del Capodanno per impedire la circolazione di ordigni esplosivi illegali, spesso e volentieri molto pericolosi.
I finanzieri di Milano, tra città e hinterland, hanno sequestrato oltre 105mila botti illegali, pari a 3,7 tonnellate di fuochi d’artificio. Le indagini, partite anche da verifiche effettuate dalle autorità sui social media, hanno portato al fermo di 7 persone e alla denuncia a piede libero di ulteriori 36. In alcuni di questi casi, come riferito dalle autorità, la merce è stata rinvenuta all’interno di abitazioni private,“dove veniva confezionata artigianalmente e conservata senza alcuna cautela”. Buona parte dei botti “provenivano da altre regioni italiane, trasportate in spregio delle più elementari regole di sicurezza”.
Ad Avola, in provincia di Siracusa, la Gdf ha sequestrato 6 tonnellate di botti, custodite all’interno di un deposito, senza le necessarie autorizzazioni e pronte per essere immesse sul mercato, per un valore complessivo stimato in 500mila euro.
Stesso discorso a Brescia, dove i militari hanno disposto il sequestro di 2 tonnellate di fuochi in due diversi depositi. I finanzieri hanno anche colpito un circuito di produzione artigianale gestito da privati cittadini: in quattro case sono stati ritrovati 52 ordigni artigianali, “esplosivi dall’elevato potenziale micidiale per le persone e per la sicurezza pubblica”.
A Palermo, sono 3,7 le tonnellate di petardi sequestrati, con nove persone denunciate. In provincia di Frosinone i carabinieri hanno sequestrato 15 chili di fuochi pirotecnici illegali. I controlli hanno portato a ulteriori sequestri anche a Brindisi, Padova, Caserta e Pescara.