Ucraina ferita, pioggia di missili russi

Ucraina ferita, pioggia di missili russi

La Russia ha messo in ginocchio l’Ucraina dei civili con un attacco missilistico senza precedenti. Putin ha voluto colpire con una ferocia inaudita nell’anniversario di una ricorrenza storica: il 29 dicembre del 1922 Stalin firmò al Teatro Bolshoi di Mosca il Trattato sulla formazione dell’Urss, unendo le repubbliche sovietiche esistenti e creando un governo federale centralizzato. L’assalto ha avuto quindi un valore simbolico, per ricordare che quel pomeriggio di un secolo fa anche l’Ucraina entrava a far parte dell’Urss a tutti gli effetti. Una farneticante legittimazione a posteriori che Kiev, Leopoli, Odessa, Dnipro, Kharkiv e Zaporizhzhia hanno pagato a caro prezzo. Stando ai dati delle autorità ucraine, la Russia ha lanciato 122 missili e 36 droni (in buona parte intercettati). In azione sono entrati gli ipersonici Kinzhal, i balistici S-300, i micidiali vettori da crociera, e gli Uav, tutti caricati su una ventina di bombardieri strategici. Lo squadrone della morte ha colpito ovunque, arrivando persino a violare lo spazio aereo polacco, dove è stato sparato per errore un missile destinato a Leopoli. Fra gli edifici danneggiati si segnalano una clinica ostetrica, condomini, chiese e scuole, ma soprattutto c’è un bilancio di vittime civili che parla di 30 morti e di almeno 160 feriti.

Tutto è cominciato alle 22.11 di giovedì sera, quando l’aeronautica militare ha lanciato l’allarme per l’arrivo di droni kamikaze a Sumy, Chernihiv, Odessa, Mykolaiv e Kherson. Un’ora dopo un missile Kinzhal ha colpito un grattacielo a Odessa. Il grosso dell’assalto è iniziato intorno alle 3 di notte, ed è proseguito fino alle 8 su tutto il territorio dell’Ucraina, lasciando buona parte delle città senza energia elettrica. É stato il più terrificante assalto russo da quando è iniziato il conflitto. Secondo l’aviazione di Kiev, il precedente attacco più massiccio risale a novembre 2022, con il lancio di 96 missili. «Quanto accaduto è un altro esempio inaccettabile dell’orribile realtà e delle sofferenze che deve affrontare il popolo ucraino», ha riferito a caldo la responsabile umanitaria dell’Onu in Ucraina, Denise Brown. Il piano di Putin, che sta avendo la meglio sotto il profilo militare, è proprio quello di terrorizzare la popolazione civile, fino al punto da condurla a ribellarsi contro l’establishment governativo. La popolazione non ha nascosto nei giorni scorsi il malcontento per la mobilitazione di 500mila uomini voluta da Zelensky. I missili di ieri non faranno altro che aumentare le distanze fra i vertici dello Stato e la gente comune.

La risposta di Kiev, che attraverso il ministro della Difesa Umarov fa sapere che la Russia ha accumulato abbastanza missili per continuare attacchi massicci, si traduce in una sempre più frenetica richiesta di armi. Kuleba invoca «un’assistenza militare e finanziaria continua», Borrell dall’Ue gli risponde che «per il 2024 siamo pronti a fornire ulteriori attrezzature», la Gran Bretagna annuncia l’invio immediato di circa 200 missili di difesa aerea, mentre Biden ha reagito con rabbia all’attacco russo e ha invitato il Congresso ad «adottare misure urgenti», con un messaggio diretto ai repubblicani che stanno bloccando l’approvazione dei nuovi fondi per 61 miliardi di dollari. Fondi che Zelensky, ieri a sorpresa sul fronte di Avdiivka, dove le armate di Kiev sono riuscite a respingere alcuni assalti, spera di ottenere quanto prima. «Il sostegno occidentale ora è decisivo – sottolinea – dobbiamo frenare i russi prima delle elezioni, in modo che Putin non possa attuare i suoi piani». Mosca però sta per mandare al fronte un nuovo modello di obice semovente in grado di sparare 16 colpi al minuto.

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