«Proseguiamo su un percorso di prudenza, responsabilità e fiducia. Avanti così!». Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha commentato l’approvazione in via definitiva della legge di Bilancio 2024 (200 sì, 112 no e tre astenuti), un provvedimento da 28 miliardi di euro che sintetizza le politiche economiche dello stato per l’anno prossimo. «Un segnale positivo per una manovra importante, che mette al centro le famiglie, il lavoro e le imprese», ha chiosato il premier Giorgia Meloni. Ecco i provvedimenti principali.
TAGLIO DEL CUNEO E NUOVA IRPEF
Circa la metà delle risorse della manovra è dedicata alla decontribuzione e al primo modulo della riforma fiscale con l’eliminazione dell’aliquota del 25% e l’estensione di quella del 23% fino a 28mila euro di reddito. Il taglio al cuneo fiscale di 7 punti per le retribuzioni annue fino a 25mila euro, di 6 per la fascia successiva fino ad azzerarsi a quota 35mila euro (contenuto nel dlgs approvato giovedì scorso). I beneficiari sono circa 14 milioni, con un vantaggio medio di 777 euro annui. Previsto il taglio delle detrazioni al 19% (spese sanitarie ed erogazioni liberali escluse) per 260 euro, in modo da annullare il beneficio Irpef, per i redditi superiori a 50mila euro.
FAMIGLIE
Le mamme lavoratrici con almeno due figli minori di 18 anni, guadagneranno di più. Lo Stato si farà carico dei contributi previdenziali Inps e lo stipendio potrà aumentare fino a un massimo di 3mila euro lordi l’anno (Circa 1.700 euro netti). I Btp (fino ad un massimo di 50mila euro) saranno esclusi dal calcolo dell’Isee. Per molti la novità potrebbe tradursi in un assegno unico per i figli più sostanzioso o in sconti per gli asili nido e le rette scolastiche. Aumenta, inoltre, il contributo per gli asili nido: 600 euro per le famiglie fino a 25mila euro di Isee e 1.100 euro per un Isee compreso tra 25mila e 40mila euro (3.600 euro complessivi per tutti i nuclei fino a 40mila euro di Isee). Le famiglie numerose, come i giovani under 36, potranno accedere alla garanzia pubblica per la stipula di mutui fino al 100% del valore dell’immobile.
PENSIONI
La nuova Quota 103 prevede per il 2024 la possibilità di pensionarsi con 62 anni di età e 41 di contributi. L’uscita anticipata comporterà il ricalcolo integrale con il metodo contributivo dell’assegno. La pensione non potrà superare un importo pari a quattro volte quello minimo (poco più di 2.200 euro al mese). Rivalutazione piena con recupero dell’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, mentre resta all’85% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, e scende al 22%, dal precedente 32%, per quelle oltre 10 volte il minimo, dai 5mila euro in su. Confermate le altre fasce di rivalutazione.
SANITÀ E PA
Un’altra spinta alle retribuzioni arriverà dall’aumento di stipendio per i dipendenti pubblici. La manovra ha stanziato 5 miliardi per gli statali e 3 miliardi per il computo della Sanità. L’aumento medio dovrebbe attestarsi al 5,8 per cento che, secondo alcune simulazioni, equivalgono a 180-190 euro in più in busta paga al mese. Nel comparto sanitario, inoltre, 280 milioni vengono stanziati per il taglio delle liste di attesa, potenziata anche l’assistenza territoriale.
IMPRESE
Sconto fiscale per le nuove assunzioni. Alle aziende viene data la possibilità di incrementare del 20%, o del 30%, in caso di lavoratori di categorie svantaggiate come under 30 o ex percettori di Reddito di cittadinanza, la deduzione per il costo del lavoro.