“Gesù bambino incatenato al presepe”. La soluzione per contrastare i ladri

La statua di Gesù bambino "incatenata" a Cesena

Ci sono il bue e l’asinello, come del resto richiede la tradizione. Ci sono ovviamente San Giuseppe e la Madonna, all’interno della mangiatoia perfettamente riprodotta. E c’è com’è ovvio anche Gesù, anche se agli osservatori più attenti non può sfuggire un dettaglio curioso: mentre le altre statue sono semplicemente state appoggiate, quella che raffigura il Bambino è stata assicurata con una catena e con delle viti al resto del presepe. Il motivo? Evitare che qualcuno possa danneggiarla o rubarla come avvenuto già più volte nel recente passato. Questa la particolarità del presepe allestito come di consueto a Cesena, in piazza Giovanni Paolo II. La tradizionale scena della Natività è stata allestita davanti al duomo, con la statua di Gesù Bambino collocata alla vigilia di Natale. O meglio, fissata. Già, perché la statua è letteralmente stata ancorata alla base della mangiatoria con trapano, viti e catene.

E stando a quanto riportato dalla stampa locale, non si troverebbe di una trovata estemporanea: sarebbe anzi una precauzione necessaria, considerando i numerosi atti vandalici che la statua ha subito regolarmente in passato. Nel corso degli anni, i vandali si erano a dirla tutta accaniti anche con le altre statue: il quotidiano Il Resto del Carlino ricorda che nel 2011 qualcuno decapitò la statua di San Giuseppe, danneggiando anche le raffigurazioni degli animali. In un’altra occasione, fu invece la statua di Maria ad attirare l’interesse di qualche altro vandalo, visto che qualcuno la tolse dal presepe per nasconderla ad alcune decine di metri di distanza. A finire nel mirino dei teppisti sarebbe però stata molto più spesso la statua di Cristo: nascosta, vandalizzata, danneggiata a più riprese. E a causa degli episodi passati, è nata l’esigenza di legarla letteralmente all’allestimento, onde evitare brutte sorprese.

Per una vicenda curiosa che è già salita alla ribalta delle cronache nazionali. “Non sono gesti certamente di gente che vuole fare dell’anti-religione – ha dichiarato a Rainews il parroco della cattedrale, don Giordano Amati – sono delle bravate o teppismo di cattivo gusto”. La storia ha suscitato reazioni contrastanti e continua a far discutere: numerosi cittadini si sono detti favorevoli all’iniziativa, ma al tempo stesso non hanno nascosto il rammarico e la delusione per essere arrivati a tanto. Fra loro c’è anche Vincenzo Gollinucci, dirigente calcistico ed ex-membro dello staff del Cesena, che ha espresso il proprio pensiero in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook. “Che si debba vedere Gesù bambino legato per non essere portato via…”.

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