C’è grande ansia e preoccupazione per le condizioni di salute del professore Vittorio Emanuele Parsi, politologo di 62 anni che insegna Relazioni Internazionali all’Università Cattolica di Milano ed è tra i più conosciuti e stimati analisti di geopolitica nel nostro Paese. Mentre si trovava a Cortina d’Ampezzo, si è sentito male nella serata di mercoledì 27 dicembre e, in condizioni apparse subito gravissime, è stato trasportato d’urgenza a Treviso dove è stato operato d’urgenza al cuore.
Inizialmente, dopo il forte dolore al petto che lo ha colto di sorpresa mentre si trovava nella nota località sciistica, era stato inizialmente trasportato nel vicino ospedale “Codivilla” per capire quali fossero le reali condizioni ma i medici hanno subito capito che si trattava di qualcosa di grave: in un primo momento è stato trasferito a Belluno e successivamente a Treviso dove è stato operato e si trova attualmente ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Secondo quanto si apprende, avrebbe avrebbe avuto problemi cardiovascolari. Non trapelano, al momento, altre notizie e la prognosi rimane è riservata.
Il professor Parsi si trovava a Cortina per presentare il suo ultimo libro “Madre Patria. Un’idea per una nazione di orfani“: come detto, è un esperto politologo che ha mosso i primi passi della sua carriera insegnando in varie e prestigiose università estere, dalla “Reale” di Phnom Penh in Cambogia, alla Kazakhstan Law Academy di Alma Ata per poi aver insegnato anche all’Università Statale di Novosibirsk, Russia e all’Université Saint-Joseph di Beirut, in Libano. Per undici anni (2002-2013) ha insegnato anche nella facoltà di Economia dell’Università della Svizzera italiana. Si è da sempre interessato alle tematiche internazionali dopo la fine della Guerra Fredda ed è stato molto attivo sui temi della politica estera italiana e della sicurezza in Medio Oriente.
Da quando c’è stata l’invasione russa in Ucraina, Parsi si è dedicato al tema fino a diventare tra le fonti più autorevoli per i media italiani. Alla Cattolica insegna attualmente “Studi strategici”, nel suo ultimo libro c’è un lungo excursus che va dal Risorgimento italiano, fino alla “morte della Patria fascista” per trattare le tematiche legate a Tangentopoli fino ai giorni nostri. Lui vuole proporre una “rivoluzione copernicana nel nostro modo di concepire appunto la Madre Patria, per ripartire dalla sua natura inclusiva, amorevole e protettiva”.
Attualmente fa parte, come ufficiale, della riserva selezionata della Marina Militare con il grado di Capitano di Fregata e insegna alla Scuola di Formazione della presidenza del Consiglio.