Bagagli smarriti in vendita a due euro: come funziona la truffa su Facebook

Foto dal profilo di Cade Timbers - Twitter

Siete interessati ad acquistare bagagli smarriti all’aeroporto di Fiumicino e mai reclamati dai legittimi proprietari? Potrete farlo al costo di soli 2 euro al pezzo, con la possibilità di mettere le mani anche su oggetti di valore tra vestiti, occhiali da sole di marca, pc portatili o gioielli. Un’offerta che suona allettante, ma dietro alla quale si nasconde una truffa ben congegnata che ha lo scopo di carpire dati sensibili alle ignare vittime.

La frode si è diffusa a macchia d’olio soprattutto nel periodo natalizio, durante il quale su Facebook sono apparse inserzioni sponsorizzate con pagine su cui viene proposto l’acquisto di fantomatici bagagli smarriti da tempo in aeroporto e mai ritirati: valigie che spesso e volentieri, a detta dell’inserzionista, contengono anche oggetti di gran pregio. Dietro quella che viene presentata come un’occasione irrinunciabile si cela una trappola ben congegnata.

Tutto parte dalla creazione di un annuncio pubblicitario su Facebook, nel quale vengono mostrate le immagini di una serie di bagagli. La descrizione presente nell’inserzione riferisce di un’operazione condotta dall’aeroporto di Roma Fiumicino, totalmente estraneo alla vicenda, che ha deciso di mettere in vendita al prezzo stracciato di 1,95 euro al pezzo numerose valigie smarrite dai viaggiatori. Trascorsi sei mesi di tempo, i bagagli devono lasciare il deposito in cui sono stati custoditi, per cui si può provvedere alla loro vendita online, prima che da prassi essi vengano smaltiti. Questo è il modo in cui l’offerta allettante viene “venduta” alle ignare vittime, per convincere le quali, al di sotto del post, vengono inseriti anche dei commenti da parte di presunti acquirenti molto soddisfatti dell’affare. Commenti chiaramente lasciati da profili fasulli o sottratti con l’inganno ai legittimi proprietari.

Lo scopo, ovviamente, è quello di convincere la vittima a raggiungere il fantomatico portale in cui concludere la transazione: un sito fasullo creato ad hoc dal truffatore per carpire informazioni sensibili durante l’inserimento dei dati da parte del “cliente”. Nel caso in cui ci si rendesse conto del raggiro dopo aver già versato il denaro, è bene provvedere a bloccare la carta e a inoltrare una segnalazione alla polizia postale. La truffa di Fiumicino non è l’unica nota, dato che l’allarme qualche tempo era scattato anche a Bruxelles.

È bene sapere che i bagagli smarriti vengono in genere custoditi in aeroporto per un certo lasso di tempo in attesa di un eventuale reclamo da parte del legittimo proprietario, ma mai si procede a una vendita online su Facebook a prezzi così bassi. Solitamente le valigie vengono aperte e il loro contenuto viene affidato ad aste, anche online, ma gestite da enti autorevoli. Capita anche che i bagagli e gli oggetti presenti al loro interno vengano affidati all’Istituto di Vendite Giudiziarie dei Tribunali di Roma e Tivoli. Si parla sempre, comunque, di prezzi ben più alti e di società o enti qualificati. Esistono anche portali che si occupano di rivendere in rete oggetti smarriti in aeroporto, come “Unclaimed Baggage”, ma comunque non si parla neppure in questo caso di vendite sui social network.

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