Microsoft Copilot sbarca su Android: come funziona

Microsoft Copilot sbarca su Android: come funziona

Microsoft Copilot è arrivato su Android. L’azienda di Redmond compie quindi un passo fondamentale per provare a conquistare il primato nel mercato dei chatbot basati sull’intelligenza artificiale. Non è la prima realtà a lanciare un servizio di questo genere: OpenAI, con ChatGPT, offre già un’app simile da diverso tempo, mentre Bard, per il momento, è disponibile soltanto sul web.

La nuova applicazione può essere scaricata direttamente dal Play Store e mette a disposizione numerose funzioni, ecco quali sono.

Come funziona l’app di Microsoft Copilot per Android

Ora che Microsoft Copilot è arrivato su Android, molti utenti e appassionati di intelligenza artificiale si staranno chiedendo come funziona e se è meglio della versione web. Per scoprirlo c’è solo un modo: testarla. Una volta scaricata e aperta, l’app chiede immediatamente all’utente di accettare le condizioni d’uso e il permesso per accedere alla posizione approssimativa del dispositivo. Una volta data l’autorizzazione nel primo caso e selezionata l’opzione opportuna nel secondo, è possibile iniziare.

La schermata principale è molto simile a quella del software via web. In alto a sinistra si trovano le impostazioni: qui è possibile accedere con il proprio account Microsoft, modificare il tema dell’app (chiaro, scuro o automatico), modificare l’area geografica, la lingua di visualizzazione e quella del riconoscimento vocale, consultare le informazioni sulla privacy e fornire eventuali feedback.

In alto a destra, invece, si trovano tre punti disposti in orizzontale. Premendoci, si aprirà un menù a tendina all’interno del quale si trovano tre funzioni: una per iniziare una nuova discussione con il chatbot, una per dare feedback e una per mostrare o nascondere i toni disponibili da far utilizzare al chatbot nelle conversazioni. I toni sono tre: creativo, bilanciato e preciso.

Il chatbot può essere utilizzato sia sfruttando GPT-4, modello di punta di OpenAI, oppure GPT-3.5. Per selezionare la versione che si preferisce è sufficiente attivare o disattivare l’interruttore che si trova al centro della schermata. Se l’utente decide di attivare GPT-4 le risposte potrebbero richiedere più tempo per essere generate, tuttavia saranno più accurate.

Passando alla parte deputata alla scrittura, Copilot offre due possibilità per l’inserimento dei prompt: con la voce oppure manualmente. Se si desidera usare la prima opzione è necessario premere in basso sul microfono, se invece si vuole scrivere è necessario premere sulla tastiera.

L’app di Copilot offre inoltre la possibilità di inserire immagini presenti nella propria galleria e fotografie scattate sul momento per migliorare i prompt (le frasi inserite dall’utente nel corso del dialogo col chatbot). Ad esempio, è possibile fotografare un oggetto e chiedere al chatbot: “che cos’è questo?” e ottenere una risposta pertinente. Per utilizzare questa funzione, è sufficiente premere sulla macchina fotografia nella barra di scrittura. Infine, premendo sull’icona di sinistra, ossia quella con la nuvola, è possibile iniziare una nuova conversazione.

Ad ogni messaggio che viene fornito dal chatbot è possibile dare un feedback, positivo, se corretto, o negativo, se errato. Oppure copiare la risposta per incollarla altrove.

Microsoft Copilot: differenze tra app e versione Web

Copilot è arrivato su Android, tuttavia questa versione non è del tutto uguale a quella disponibile sul Web. Ad essersene resi conto sono sopratutto gli utenti più accorti, che sicuramente avranno notato una differenza – per non dire una mancanza – macroscopica. Si tratta dei plug-in, ossia di sistemi non autonomi che interagiscono con il software principale e permettono di accedere a nuove funzioni. Questi, infatti, non sono disponibili nell’app per Androd. Una bella pecca, se si considera quanto questi possono essere utili nell’utilizzo quotidiano.

A prescindere dai plug-in, l’app è veloce e molto simile a quella di ChatGPT. È tuttavia un peccato che una funzione interessante come questa non sia stata inserita, poiché l’avrebbe resa sicuramente ancora più competitiva. Probabilmente Microsoft è ben consapevole di questa mancanza e lavorerà per integrarli in futuro anche dentro l’app, ma per il momento è necessario attendere. Così come Microsoft Copilot è arrivato su Android, presto potrebbero arrivare anche i plug-in.

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