Carlo Ancelotti resterà sulla panchina del Real Madrid fino al 2026. L’annuncio arriva dal club:“Il Real Madrid CF e Carlo Ancelotti hanno concordato di prolungare il contratto del nostro allenatore fino al 30 giugno 2026. Nelle sue cinque stagioni da allenatore del Real Madrid, ha vinto 10 titoli: 2 Champions League, 2 Mondiali per club, 2 Supercoppe europee, 1 campionato, 2 Copas del Rey e 1 Supercoppa spagnola”.
Comunicado Oficial: renovación de Carlo Ancelotti.#Ancelotti2026 | #RealMadrid
— Real Madrid C.F. (@realmadrid) December 29, 2023
Con questo prolungamento il tecnico italiano raggiunge sette stagioni alla guida dei Blancos, le ultime 5 consecutive oltre al biennio dal 2013 al 2015. La firma fino al 2026 allontana quindi le voci su un possibile passaggio di Re Carlo sulla panchina del Brasile, dato praticamente per certo fino a qualche mese fa.
Il dietrofront era nell’aria tanto che negli ultimi giorni era sorto più di qualche dubbio sull’approdo di Ancelotti sulla panchina della Seleçao. Nella conferenza stampa della vigilia della partita di Liga contro il Villarreal, l’allenatore ha aperto sul rinnovo di contratto: “Rispondo con facilità: il mio contratto con il Real Madrid scade il 30 giugno 2024, quindi questo è il periodo di tempo che abbiamo per discutere del rinnovo. Se il Real Madrid vorrà trattare, io non avrò alcun problema”.
Una dichiarazione che aveva insospettito, perché lo scorso luglio i vertici della Federcalcio brasiliana avevano annunciato l’accordo con il tecnico italiano valido a partire dalla Coppa America 2024 senza però che il diretto interessato abbia mai confermato la firma. Le parole del presidente Ednaldo Rodrigues erano sembrate inequivocabili: “Ci sono tanti bravi allenatori in Brasile: Diniz ha fatto un lavoro che fin da subito ho capito essere innovativo. Ha sempre avuto lo stesso metodo e mi è piaciuto molto come ha saputo rinnovarsi a livello tattico. È un allenatore la cui proposta di gioco è molto simile a quella del Ct che arriverà dopo la Copa America, Ancelotti”.
E ora come reagiranno in Brasile? Probabilmente non saranno poi così delusi, considerate quelle che erano state le reazioni sull’eventualità di avere Ancelotti in panchina. Per ultimo Romario, uno dei bomber più prolifici della storia del calcio brasiliano, aveva difeso a spada tratta Fernando Diniz, l’attuale ct della Seleçao, con parole non proprio eleganti verso l’allenatore italiano: “Diniz è il miglior allenatore che abbiamo. In nazionale non ha il tempo materiale di fare ciò che fa nel club, ovvero l’allenamento, assemblare i giocatori, che è il suo forte. Fa quello che può. Ma posso dire che nella mia opinione, nella mia modesta opinione, la nazionale brasiliana è in ottime mani con Diniz”. Altra domanda, diretta: “E Ancelotti?”. Risposta, altrettanto esplicita:“Che si fotta Ancelotti, io voglio Diniz fino alla fine”.
Senza dimenticare che qualche mese fa anche il presidente Lula, era sceso in campo sulla questione della guida della Seleçao. “Ancelotti mi piace, ma non è mai stato l’allenatore dell’Italia: perché non risolve il problema della sua Nazionale, che non ha partecipato agli ultimi due Mondiali?”, si era chiesto il leader del Partito dei Lavoratori. “Sono un tifoso di Diniz, ha personalità, creatività ed è lui che comanda negli spogliatoi. È molto facile guidare una squadra in Europa con undici giocatori selezionati. La cosa difficile è venire qui e guidare il Corinthians. Vorrei vedere se Ancelotti farebbe bene col Corinthians”, aveva aggiunto il presidente brasiliano. Insomma Ancelotti resta al Real e forse per tutti va bene così.